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Cronaca 14 Novembre 2023

Alluvione, pubblicata la nuova ordinanza: arrivano i ristori per le famiglie

Anche le famiglie colpite dall’alluvione avranno i ristori. È stata pubblicata la tanto attesa ordinanza (14/2023) del commissario alla ricostruzione Figliuolo che riguarda i contributi per i privati cittadini. Singoli e famiglie potranno ora richiedere i contributi per le abitazioni private danneggiate dagli eventi alluvionali di maggio. Un’ordinanza resa ufficiale appena prima dell’attivazione della piattaforma informatica della Regione Emilia-Romagna per richiedere i contributi: Sfinge, operativa dal 15 novembre.

L’ordinanza prevede contributi pari al 100% dell’importo del danno, al netto solo di eventuali indennizzi assicurativi o altri contributi. Il contributo, però, riguarda solo le spese riconducibili a interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione delle unità immobiliari, sono invece esclusi i beni mobili: arredi, elettrodomestici, stoviglie, utensili potranno essere elencati come beni danneggiati nella perizia asseverata, ma servirà solo nel caso in cui ci fosse in futuro la possibilità di contributo per questo tipo di beni. Un aspetto, quest’ultimo, contro cui si era scagliato pochi giorni fa il presidente della Regione Stefano Bonaccini: «Finora non hanno previsto, ed è clamoroso, al limite dell’incredibile, il rimborso dei beni mobili, ma in un’alluvione ciò che viene più danneggiato sono proprio i beni mobili. Ci ripensino».

Per richiedere i contributi, è necessario stilare una perizia asseverata che quantifichi il danno; la perizia deve essere giurata solo nel caso degli immobili per i quali è necessaria la demolizione e ricostruzione.
Gli importi fino a 20mila euro saranno erogati per il 50% a titolo di anticipazione e per il restante 50% a saldo, a conclusione della rendicontazione finale e dei relativi controlli. Per gli importi superiori a 20mila euro, invece, verrà erogata una prima parte di almeno 20mila euro, gli altri contributi saranno erogati sulla base dei decreti successivamente emanati dal commissario straordinario: a titolo di anticipazione verrà erogato il 50% della prima misura di contributo concesso, a saldo invece il restante importo. Nel caso in cui le risorse non fossero disponibili nella loro interezza, resta salva la possibilità di emettere ulteriori decreti di concessione per l’erogazione della quota parte rimanente.

Nei casi di necessità di demolizione e ricostruzione di immobili è previsto un costo convenzionale, ottenuto moltiplicando per la superficie complessiva dell’unità immobiliare il costo parametrico, articolato per classi di superficie, oltre IVA, se non recuperabile. L’ordinanza non regola invece i contributi per l’eventuale delocalizzazione, previa demolizione di edifici distrutti o danneggiati e dichiarati inagibili e sgomberati, per i quali la ricostruzione nello stesso posto non sia possibile in base ai piani di assetto idrogeologico. I contributi saranno infatti – secondo quanto si legge nel provvedimento – regolati da una successiva ordinanza.

red.cro.

In foto: Spazzate Sassatelli a maggio 2023

Alluvione, pubblicata la nuova ordinanza: arrivano i ristori per le famiglie
Cronaca 1 Giugno 2023

Divieto di consumare alcolici nell’area di viale Carducci, obbligo esteso anche al giardino «Don Minardi»

Prosegue la lotta del Comune di Imola al degrado urbano. Il sindaco Panieri ha infatti firmato l’ordinanza con la quale viene estesa l’area del precedente provvedimento, tuttora valido fino al 31 dicembre 2023, che vieta h24 il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nella zona del Centro Intermedio, in viale Carducci. In pratica, alla parte del centro storico ricompresa nel quadrante tra via Casoni, via Andreini, via Nardozzi e viale Amendola è stata aggiunta anche l’area verde «Giardino don Giulio Minardi», inserita tra le vie Cavour, Case di Dozza e Fratelli Cairoli. L’ordinanza riguarda le aree pubbliche, aperte al pubblico e soggette ad uso pubblico, ad esclusione dei locali di somministrazione e delle loro occupazioni esterne (dehor) già oggetto di concessione. 

«Pur essendo migliorate le condizioni di vivibilità e fruibilità della zona soggetta al divieto in vigore, abbiamo ritenuto opportuno emanare questa nuova ordinanza in quanto si rende ora necessario intervenire anche su aree limitrofe, integrando le zone di divieto – spiega il sindaco Marco Panieri -. Con questa nuova ordinanza vogliamo consolidare i risultati positivi raggiunti, continuando anche a rafforzare la sinergia fra polizia locale, street tutor, forze dell’ordine, in collaborazione con le attività economiche del vicinato. Per questa Amministrazione la tutela della qualità e del decoro urbano, così come della vivibilità cittadina, continua ad essere una priorità e questo atto si va ad aggiungere alle altre misure messe in campo dal Comune». (r.cr.)

Foto Isolapress

Divieto di consumare alcolici nell’area di viale Carducci, obbligo esteso anche al giardino «Don Minardi»
Cronaca 17 Settembre 2022

Vietato il consumo di alcolici nell’area del Centro Intermedio in viale Carducci, il sindaco Panieri firma l’ordinanza

Dopo il tentato omicidio di domenica 4 settembre Il Comune di Imola compie un ulteriore passo per contribuire a migliorare la situazione nella zona del Centro Intermedio, in viale Carducci, limitando il più possibile episodi di degrado urbano ed episodi criminosi, sempre in collaborazione con le forze dell’ordine.

Così dopo l’installazione di due telecamere e, come annunciato dal sindaco Panieri su «sabato sera» del 15 settembre il posizionamento a breve di seggiolini singoli al posto della panchina e di una nuova pensilina della fermata dell’autobus, oggi il primo cittadino ha firmato un’apposita ordinanza che stabilisce il «divieto di consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione su aree pubbliche e aperte al pubblico, dalle ore 00 alle ore 24, fino al 31 dicembre 2022, salvo eventuali proroghe,  nelle aree pubbliche, aperte al pubblico e soggette ad uso pubblico ricomprese all’interno del perimetro (ad esclusione dei locali di somministrazione e delle loro occupazioni esterne già oggetto di concessione). Si precisa che in questo perimetro vengono altresì ricomprese tutte le aree e zone fruibili e accessibili pubbliche o ad uso pubblico ad eccezione delle superfici di somministrazione autorizzate, plateatici autorizzati e dehors». Nel dettaglio l’area alla quale si applica l’ordinanza è quella ricompresa tra via Casoni, via Andreini, via Nardozzi e viale Amendola.

«Ho ritenuto necessario firmare questa ordinanza, come peraltro condiviso nel Consiglio comunale di – fa sapere il sindaco Marco Panieri – come ulteriore misura dopo i recenti episodi. La tutela della qualità e del decoro urbano, così come della vivibilità cittadina, contro ogni forma di degrado, è una priorità per questa Amministrazione comunale. L’ordinanza, che è stata condivisa con le forze dell’ordine e con la prefettura di Bologna, si va ad aggiungere alle altre misure ed interventi messi in campo dal Comune in questi mesi per limitare il degrado dell’area attorno al Centro Intermedio ed alla adiacente fermata dell’autobus. A questo proposito, inoltre, abbiamo già stabilito che a breve verrà implementato il supporto e la presenza degli street tutor e sarà intensificato il passaggio di pattuglie della polizia locale oltre a rafforzare la sinergia con le forze dell’ordine». (r.cr.)

Nella foto: il Comune di Imola

IL TESTO DELL’ORDINANZA

Vietato il consumo di alcolici nell’area del Centro Intermedio in viale Carducci, il sindaco Panieri firma l’ordinanza
Cronaca 8 Aprile 2021

Coronavirus, a Castel San Pietro il sindaco Tinti riapre i giochi nei parchi pubblici

Nuova ordinanza anti Covid del sindaco Fausto Tinti che, dal 7 aprile fino al 20 aprile (salvo uscita della regione dalla zona rossa), di fatto proroga la precedente in vigore dal 30 marzo al 6 aprile scorso. «Il significativo calo dei contagi – sottolinea il sindaco, Fausto Tinti – è il motivo per cui abbiamo deciso di allentare leggermente le prescrizioni previste. Complice la bella stagione, è comprensibile il crescente bisogno di far vivere al meglio i parchi pubblici anche alle nostre bambine e bambini. Resta, però, doveroso continuare ad osservare le norme di sicurezza: igiene delle mani da effettuare di sovente, mascherina correttamente indossata anche per i più piccoli dai 6 anni in su e distanziamento pure nell’utilizzo delle aree gioco».

Nelle specifico, la principale novità riguarda la possibilità di accedere alle strutture di gioco per minorenni all”interno di parchi pubblici, sia pur condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramenti e della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, come da Linee Guida regione Emilia Romagna sul tema, e fermo restando il rigoroso rispetto delle disposizioni in materia di prevenzione e contrasto all”emergenza sanitaria. Possibili anche le attività didattiche e di formazione, solo se in forma individuale (scuole di musica, lingua, ecc).

IL TESTO DELL’ORDINANZA

Nella foto: l’area giochi in piazzale Dante

Coronavirus, a Castel San Pietro il sindaco Tinti riapre i giochi nei parchi pubblici
Cronaca 25 Febbraio 2021

Coronavirus, ulteriore stretta sugli assembramenti: ordinanze dei sindaci di Imola, Castello, Medicina ed altri comuni del circondario

Primo giorno di zona «arancione scuro», fino all’11 marzo, per Imola, gli altri 9 comuni del circondario dell’Ausl di Imola ed i 4 comuni confinanti di competenza dell’Ausl Romagna (Bagnara di Romagna, Riolo Terme, Massa Lombarda e Conselice). Sempre nell’ambito delle misure messe in campo per contrastare la diffusione del contagio, questo pomeriggio, il sindaco di Imola Marco Panieri, anche nella sua veste di presidente del circondario imolese, ha emanato, così come i colleghi di Castel San PietroMedicina, Casalfiumanese, Fontanelice (meno restrittiva e focalizzata su mercato e aree pubbliche), Borgo TossignanoDozzaCastel Guelfo (che chiude i parchi), una nuova ordinanza, in vigore da domani 26 febbraio fino appunto all’11 marzo, che va a completare e fornire maggiori dettagli su alcuni aspetti dell’ordinanza regionale che istituisce la zona arancione «rafforzata». «Si tratta di misure di carattere organizzativo prese dalla stragrande maggioranza dei comuni interessati, per assicurare il contenimento e la gestione epidemiologica anche attraverso l’eliminazione di potenziali rischi di contagio dovuti a imprevedibili o non altrimenti scongiurabili comportamenti o condotte che determinino il mancato rispetto della misura di distanza minima tra le persone di un metro» commenta Panieri.

Nello specifico:

Sport. Sospensione di tutte attività sportive e delle attività motorie all’interno di palestre, piscine e centri sportivi, anche se svolte nei centri sportivi all’aperto. Eventuali deroghe potranno essere concesse esclusivamente per attività connesse a competizioni di carattere nazionale promosse dalle Federazioni nazionali, previa preventiva comunicazione di giorni e orari delle attività per consentire anche all’Ausl controlli sui protocolli sanitari adottati dalle rispettive federazioni

Attività didattiche extrascolastiche. Sospensione di attività come doposcuola, assistenza ai compiti, corsi di lingua, attività musicali, ludiche e ricreative

Scuole di musica. Attività consentite esclusivamente con modalità a distanza

Biblioteca. Servizi offerti solo su prenotazione. Garantiti il prestito e la restituzione in sede; sospeso l’accesso libero agli scaffali e ai posti lettura e studio

Centri commerciali. Ferme restando tutte le disposizioni per la prevenzione del contagio vigenti in materia, nei centri commerciali e nelle medie e grandi strutture di vendita situati al loro interno e nel mercato coperto è consentito l’accesso a condizione che venga garantito il controllo da parte di personale dedicato sul contingentamento e sul divieto di assembramento

Mercati. Per il commercio su aree pubbliche e la vendita diretta di prodotti agricoli si rimanda agli specifici atti già adottati in materia

Parchi e giardini pubblici. Divieto di utilizzo di strutture, giochi per bambini e aree sportive libere presenti all’interno

Giovani. Chiusura delle attività in presenza dei centri giovanili, oratori, catechismo e attività ricreative e di aggregazione giovanili similari

Infine, un altro tema «caldo» è quello dei congedi parentali retribuiti. «Insieme ai sindaci di tutti i Comuni coinvolti dalle nuove disposizioni ed alla Regione Emilia Romagna ci faremo portatori al governo, attraverso la Regione stessa, della richiesta di prevedere questo tipo di sostengo per le nostre famiglie» conclude Panieri. Sull’argomento il sindaco di Castel San Pietro Fausto Tinti chiede al Governo che le famiglie ottengano urgentemente, così come sottolineato anche dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, congedi parentali o altre forme di sostegno alla genitorialità  atti a coniugare le esigenze di cura con il mantenimento del posto di lavoro e vengano trovate soluzioni che tengano presenti le variabili  che conducono a cambi di fascia di colore che comportano conseguenti misure mirate per il contenimento del contagio anche in ambito scolastico; all”Azienda Usl Imola che, confermando quanto condiviso all”interno del Comitato di distretto dai sindaci e dell”Ausl stessa, in questo periodo di chiusura scolastica, proceda con decisione ad effettuare uno screening di massa sulla popolazione scolastica, comunicando e coordinando le modalità di vaccinazione per il personale scolastico e accelerando l”organizzazione di aperture di punti vaccinali anche nelle Case della Salute territoriali al fine di rendere al provvedimento di restrizione la massima efficacia e affinché la didattica in presenza, che riprenderà successivamente, possa essere assai più resistente alla penetrazione del virus e delle sue varianti. (da.be.)

Nella foto: i giochi interdetti nei parchi a Castel San Pietro durante il lockdown di marzo 

Coronavirus, ulteriore stretta sugli assembramenti: ordinanze dei sindaci di Imola, Castello, Medicina ed altri comuni del circondario
Cronaca 7 Dicembre 2020

Festa dell’Immacolata, ad Ozzano un’ordinanza tiene aperti acconciatori, barbieri ed estetiste

Negozi chiusi per la Festa dell’Immacolata? Non tutti, almeno ad Ozzano. Il sindaco Luca Lelli ha, infatti, firmato un’ordinanza (il testo qui) che deroga l’obbligo di chiusura di acconciatori, barbieri ed estetiste per la giornata di domani, martedì 8 dicembre.

Un provvedimento messo in campo per cercare  dare respiro alle attività commerciali duramente colpite dall’emergenza sanitaria e costrette in questo 2020 a ripetuti periodi di chiusura forzata. Ovviamente resta nella facoltà e volontarietà dell’esercente alzare o meno la saracinesca. (da.be.)

Foto presa dal sito del Comune di Ozzano

Festa dell’Immacolata, ad Ozzano un’ordinanza tiene aperti acconciatori, barbieri ed estetiste
Cronaca 20 Novembre 2020

Coronavirus, nuova ordinanza regionale: confermate le restrizioni. Nel weekend ok alla vendita di prodotti per cura e igiene della persona e della casa

Nuova ordinanza regionale firmata oggi dal presidente della Regione Emilia Romagna, che per la cronaca, è risultato negativo al tampone ma dovrà comunque restare a casa per continuare le cure. Enteerà in vigore da domani, sabato 21 novembre.

Il provvedimento conferma le misure introdotte con la precedente del 12 novembre (in vigore dal 14) per il contrasto della pandemia, introducendo limitate modifiche di armonizzazione rispetto al provvedimento assunto dal ministro della Salute venerdì scorso, che ha inserito l’Emilia-Romagna nella cosiddetta zona arancione. L’ordinanza si limita a ritoccare quello precedente in due aspetti: da un lato integrando l’elenco delle attività di vendita consentite nei prefestivi, quando restano chiuse le medie e grandi strutture di vendita, e nei festivi, quando restano chiuse le attività commerciali in genere; dall’altro modificando il termine di scadenza delle restrizioni ulteriori specificamente previste dalla nostra Regione.

Il provvedimento, tra l’altro, conferma che nei giorni prefestivi gli esercizi commerciali insediati nell’ambito di centri commerciali, di aree commerciali integrate e di poli funzionali restano chiusi al pubblico, salvo che per la vendita di generi alimentari, per le farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole. Anche le medie e grandi strutture di vendita non insediate all’interno di centri commerciali, aree commerciali integrate e poli funzionali, restano chiuse al pubblico, salvo che per la vendita di generi alimentari, di giornali e riviste, farmacie, parafarmacie, tabaccherie. A queste categorie merceologiche consentite, qui la novità, si aggiungono ora i prodotti per la cura e l’igiene della persona e per l’igiene della casa, gli articoli di cartoleria e cancelleria.   

Anche nei giorni festivi continua ad essere sospesa ogni tipo di attività di commercio, sia in sede fissa che su area pubblica, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari, di giornali e riviste. E continuano a rimanere aperte anche farmacie, parafarmacie, tabaccherie. Anche in questo caso, si aggiunge la possibilità di vendita di prodotti per la cura e l’igiene della persona e per l’igiene della casa, degli articoli di cartoleria e cancelleria. Rimangono comunque chiusi esercizi commerciali che si trovano nell’ambito di centri commerciali, di aree commerciali integrate e di poli funzionali, in questo caso salvo che per la vendita di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccherie e edicole.

Infine, per armonizzare le norme vigenti in Emilia-Romagna con le norme nazionali, la scadenza dell’ordinanza del 12 novembre viene anticipata a venerdì 27 novembre, quando il ministro della Salute sarà chiamato a riesaminare il proprio provvedimento che ha spostato l’Emilia-Romagna in fascia arancione. (da.be.)

Foto tratta dal sito della Regione Emilia-Romagna

Coronavirus, nuova ordinanza regionale: confermate le restrizioni. Nel weekend ok alla vendita di prodotti per cura e igiene della persona e della casa
Cronaca 12 Novembre 2020

Coronavirus, nuova ordinanza del presidente Bonaccini: tutte le misure più restrittive previste

Come anticipato nelle scorse ore, oggi il presidente Bonaccini ha firmato una nuova ordinanza (il testo qui) che impone misure ulteriormente restrittive per evitare assembramenti e situazioni a rischio e cercare di non far entrare anche l’Emilia-Romagna in «zona arancione». Il provvedimento entrerà in vigore sabato 14 novembre fino al prossimo 3 dicembre ed è stato preso in accordo con i presidenti di Veneto e Friuli Venezia Giulia, d’intesa con il ministro alla Salute, Roberto Speranza. «Abbiamo davanti un obiettivo che deve essere di tutti: frenare il contagio e invertire la curva della pandemia- afferma il presidente Bonaccini-. E’ la priorità. E possiamo centrarlo rispettando le regole, con senso di responsabilità e senza panico. Servono unità e condivisione, recuperando lo spirito comune che aveva caratterizzato la prima fase dell’emergenza sanitaria, per tutelare la salute delle persone, garantire la possibilità per le strutture sanitarie di garantire servizi di assistenza e cura, non penalizzare in maniera indiscriminata il lavoro, le attività economiche e la scuola».

Nel dettaglio, ecco di seguito le misure previste:

Mascherine obbligatorie sempre non appena fuori di casa: fuori dall’abitazione, l’uso della mascherina è sempre obbligatorio. Fanno eccezione i bambini con età inferiore a sei anni, i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva e quelli con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina stessa, nonché per coloro che per interagire con questi soggetti si ritrovino nella stessa incompatibilità. Nel caso poi di momentaneo abbassamento della mascherina per consumare cibo o bevande o per il fumo, dovrà in ogni caso essere rispettata la distanza minima di un metro, salvo quanto disposto da protocolli o specifiche previsioni maggiormente restrittive

Attività sportiva nelle aree verdi, no nei centri storici e nelle aree affollate: è consentito svolgere attività sportiva e motoria all’aperto, preferibilmente presso parchi pubblici, aree verdi, rurali e periferiche, se accessibili, rispettando però sempre la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività. In ogni caso, non sono possibili tali attività nelle strade e nelle piazze del centro storico delle città, né nelle aree solitamente affollate

Consumazione alimenti e bevande: dalle 15 alle 18, l’attività di somministrazione di alimenti e bevande può essere svolta esclusivamente con consumazione da seduti sia all’interno che all’esterno dei locali, in posti regolarmente collocati. La consumazione di alimenti e bevande è poi vietata su area pubblica o aperta al pubblico, salvo che, come al punto precedente, seduti in posti regolarmente collocati sia all’interno che all’esterno dei locali

Negozi ed esercizi di vendita: negli esercizi di vendita l’accesso è consentito ad una sola persona per nucleo familiare (solo negli esercizi di vendita di generi alimentari non negli altri), fatta salva la necessità di accompagnare persone con difficoltà o minori di età inferiore a 14 anni

Stop ai mercati in assenza di regole precise fissate dai Comuni: vietata l’attività di commercio nella forma del mercato all”aperto su area pubblica o privata se non nei Comuni nei quali sia stato adottato dai sindaci un piano apposito piano, consegnato ai commercianti

Grandi e medie strutture di vendita e complessi commerciali: nei giorni prefestivi e festivi, le grandi e medie strutture di vendita, sia con un esercizio unico, sia con più esercizi, comunque collegati, ivi compresi i complessi commerciali, sono chiuse al pubblico, salvo che per la vendita di generi alimentari, le farmacie, le parafarmacie, le tabaccherie e le edicole. Inoltre, nei giorni festivi si aggiunge il divieto di ogni tipo di vendita, anche in esercizi di vicinato, al chiuso o su area pubblica, fatta eccezione per le farmacie, le parafarmacie, le tabaccherie, le edicole e la vendita di generi alimentari. Rimangono aperti gli esercizi di ristorazione pur nei limiti previsti dal Dpcm in vigore.

Consegne a domicilio: sempre consentita e fortemente raccomandata

Scuole: negli istituti del primo ciclo scolastico (primarie e secondarie di primo grado) sono sospese educazione fisica, lezioni di canto e lezioni di strumenti a fiato

Nella foto (dalla pagina Facebook personale): Stefano Bonaccini

Coronavirus, nuova ordinanza del presidente Bonaccini: tutte le misure più restrittive previste
Cronaca 13 Agosto 2020

Coronavirus, sì all'obbligo di tampone per chi rientra da Croazia, Grecia, Malta e Spagna, ma senza quarantena preventiva

E” in vigore da ieri in tutto il territorio nazionale l”obbligo, per chi rientra da Spagna, Grecia, Croazia e Malta, di darne immediatamente comunicazione alle autorità sanitarie per essere poi sottoposti al tampone. Tuttavia, come precisa l”assessore regionale alle Politiche sanitarie, Raffaele Donini, non ci sarà l”obbligo per le persone di stare in isolamento fiduciario né in attesa di effettuare il test, né successivamente, durante l”attesa dell”esito del tampone stesso. Il Ministero ha infatti formalmente chiarito, rispondendo al quesito posto questa mattina dallo stesso Donini, che è non solo consentito, ma auspicabile che «ove le condizioni epidemiologiche delle regioni lo consentano, siano adottate misure meno restrittive per i soggetti che devono sottoporsi a controlli di carattere sanitario». Tradotto: obbligo di tampone sì, ma non di quarantena preventiva.

«E” la conferma – commenta Donini – della nostra corretta interpretazione dell’ordinanza del ministro emanata ieri. Deve essere chiaro, però, non bisogna cedere di un millimetro nel rispetto di tutte le norme di prevenzione, dal distanziamento, all’uso della mascherina, al lavaggio frequente delle mani». Ovviamente, l”isolamento scatterà in caso di positività del tampone. 

Intanto la Regione sta mettendo a punto una procedura per rendere più agevoli queste operazioni. Innanzitutto, chi rientra dopo avere soggiornato o transitato in Croazia, Spagna, Grecia e Malta può effettuare la comunicazione o rivolgendosi al Dipartimento di Sanità pubblica dell’Azienda usl competente per territorio, oppure utilizzando l’apposita piattaforma regionale, disponibile all’indirizzo http://salute.regione.emilia-romagna.it/rientro-estero, come una trentina di persone ha già fatto. In seguito alla comunicazione si verrà contattati dal personale del Dipartimento che comunicherà data e luogo di effettuazione del tampone. Inoltre, si sta lavorando per poter effettuare quanto prima tamponi all”aeroporto “Marconi” di Bologna, all’arrivo dei voli, cosa che dovrebbe essere possibile entro pochi giorni.

Per quanto riguarda l”aggiornamento Covid della giornata, nulla da segnalare nel circondario imolese, dove i casi totali, dall”inizio della pandemia, restano 438. Nel territorio regionale si aggiungono, invece, 37 nuovi casi positivi (20 asintomatici), di cui ben 14 nella provincia di Bologna. I casi attivi sono 1.827, 20 più di ieri, mentre il numero dei decessi resta, fortunatamente, invariato (4.298). (r.cr.)

Coronavirus, sì all'obbligo di tampone per chi rientra da Croazia, Grecia, Malta e Spagna, ma senza quarantena preventiva
Cronaca 13 Agosto 2020

Coronavirus, obbligo di autodichiarazione e doppio tampone per le «badanti» che rientrano al lavoro

Si attende solo la firma del presidente Stefano Bonaccini per l”entrata in vigore dell”ordinanza regionale che contiene il «Protocollo badanti» condiviso con i sindacati nei giorni scorsi. Il protocollo prevede, in sintesi, per le assistenti familiari rientranti al lavoro da paesi come Romania, Bulgaria e altri Stati extra-Ue o extra-Schengen, l”obbligo di autodichiararsi al Dipartimento di sanità pubblica competente per territorio ai fini dell”autoisolamento per 14 giorni. La normativa stabilisce inoltre che il Dipartimento, dopo avere ricevuto la comunicazione, contatti l”interessata e programmi l”esecuzione di un doppio tampone: il primo all”arrivo, il secondo tra il 7° e il 10° giorno o, comunque, entro la fine del periodo di isolamento.

Sarà inoltre cura del Dipartimento verificare le modalità di ingresso in Italia della persona (trasporto aereo, ferroviario, marittimo, stradale) e anche se l”alloggio della badante sia idoneo all”isolamento. In caso di risposta negativa a quest”ultima domanda, lo stesso Dipartimento dovrà disporre il trasferimento l”assistente familiare nelle strutture alberghiere convenzionate, con costi a carico delle istituzioni.

Passando invece al tema dei rientri da Spagna, Grecia, Croazia e Malta, dove sta crescendo il numero dei contagi e per i quali la Regione aveva già pronto il dispositivo da inserire nell”ordinanza con tanto di obbligo di tampone (leggi qui), è stato firmato ieri un provvedimento nazionale del Governo, in accordo con le Regioni, che prevede le stesse misure su scala nazionale. «Le misure previste per l”Emilia-Romagna in un”ordinanza – spiega Raffaele Donini, assessore alla Salute- che era già alla firma del presidente Bonaccini, sono oggetto di un provvedimento nazionale firmato dal ministro della Salute Roberto Speranza e controfirmato dai presidenti di Regione. Si tratta di un provvedimento che ha le stesse caratteristiche che avevamo indicato nei nostri protocolli». (r.cr.)

Coronavirus, obbligo di autodichiarazione e doppio tampone per le «badanti» che rientrano al lavoro

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