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Cronaca 7 Dicembre 2022

Si accendono le luci del Natale a Castel del Rio, Casalfiumanese, Castel Guelfo, Medicina e Ozzano (in scala ridotta per risparmiare)

Nessuno rinuncia alla magia del Natale seppur in scala ridotta per risparmiare. Così a Castel del Rio tradizione rispettata: stasera alle ore 17, in occasione della festa del patrono Sant’Ambrogio, verranno accese le luminarie, pochi nastri che resteranno accese tutti i giorni per un mese dall’imbrunire a mezzanotte e mezza. Accensione delle lumunarie oggi anche a Castel Guelfo.

Chi davvero quest’anno ha puntato al risparmio per contenere i costi energetici è Casalfiumanese. Nel capoluogo sarà illuminata solo la Torre Civica con accensione domani 8 dicembre, poi saranno riaccese solo il 24, 25, 26, 31 dicembre e 1 e 6 gennaio. A Sassoleone sarà montata un’unica luminaria in piazza del Leone mentre a San Martino in Pedriolo le luminarie saranno due e tutte in via Longo.

Accenderanno le luminarie domani 8 dicembre anche Medicina (albero, luci e tre grandi installazioni, ossia un orso, una renna e una palla natalizia), Fontanelice (solo albero e presepe davanti alle scuole illuminate) e Ozzano Emilia (non luminarie, ma “ambientazioni natalizie”).

Infine Borgo Tossignano limiterà le luminarie solo alla vigilia il 24 dicembre e a Capodanno 31 dicembre. (r.cr.)

Nella foto: dall’alto a sinistra in senso orario, alberi di Natale a Castel San Pietro, Imola, Ozzano e Medicina

Si accendono le luci del Natale a Castel del Rio, Casalfiumanese, Castel Guelfo, Medicina e Ozzano (in scala ridotta per risparmiare)
Cronaca 1 Dicembre 2022

Imola vince il premio «Vivere a spreco zero» con il progetto Un s’bota veja gnet

La lotta allo spreco, messa in campo dal Comune di Imola, vince il premio «Vivere a spreco zero 2022». Nello specifico si tratta del progetto «Un s’bota veja gnet» che promuove una campagna per il recupero delle eccedenze alimentari, in collaborazione con Hera e Last Minute Market,e che ha coinvolto i tre assessorati Ambiente, Politiche Sociali e Sviluppo Economico. Doppio obiettivo è quello di prevenire e ridurre la produzione di rifiuti alimentari e, allo stesso tempo, sostenere gli enti del territorio che assistono le fasce deboli della comunità. Il tutto grazie al contributo e all’impegno indispensabile di aziende ed enti no profit locali che in questa prima fase sono la Coop.Soc. Mano Tesa e Associazione No Sprechi Odv,

La cerimonia di premiazione si è svolta a Bologna, a Palazzo D’Accursio alla presenza degli Ambasciatori di buone pratiche 2022, Massimo Cirri ed Eliana Liotta. A ritirare il premio, per il Comune di Imola, c’erano Elisa Spada, assessora all’Ambiente e Mobilità Sostenibile e l’ing. Federica Ferri, dell’Ufficio Ambiente, insieme all’ing. Marco Poli di Hera Ambiente.

Il primo premio è stato conferito al Comune di Imola per il Progetto «Un s’bota veja gnet – Non si butta via niente», frutto del lavoro trasversale dei tre assessorati all’Ambiente, Sviluppo Economico e Politiche Sociali, con la seguente motivazione: «primo premio al progetto del Comune di Imola, “Non si butta via niente”, che alimenta sul territorio una fitta rete di recupero, prevenzione degli sprechi e solidarietà alle famiglie bisognose, coniugando l’attenzione alla sostenibilità e quella alle fasce deboli della popolazione».

Nell’ambito della fase sperimentale durata 6 mesi, il progetto ha già portato al recupero di circa 5 tonnellate di prodotti alimentari. I donatori sono i diversi attori della filiera alimentare, ad esempio esercizi commerciali, mense aziendali, aziende di produzione. Questi, aderendo al progetto, si impegnano a gestire correttamente gli alimenti e i beni donabili, in particolare per quanto riguarda corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo degli alimenti. La prima fase di sperimentazione si è conclusa nel giugno scorso, con il coinvolgimento di tre aziende e due enti no-profit con un esito molto positivo. Da gennaio a giugno 2022, infatti, sono state recuperate 5 tonnellate di eccedenze alimentari perfettamente utilizzabili, tra cui 1.600 porzioni di pasti pronti al consumo, donate dalle attività Interspar ed Ecu localizzate ad Imola, a cui si aggiunge il recupero nell’ambito dell’iniziativa Cibo Amico di Hera, che dona da 12 anni i pasti cotti non serviti presso la mensa aziendale di Via Casalegno. Da luglio hanno poi aderito con le donazioni anche altri punti vendita del territorio: CLAI con le Macellerie del contadino di Imola Pedagna e Imola centro, Natura sì, Crai di Sesto imolese, e i tre Conad di Imola in via Carducci, via Baruzzi e via Montericco. Ha inoltre aderito anche l’Autodromo di Imola nell’ambito delle azioni dell’Imola Living Lab.

«Siamo orgogliosi per questo prestigioso premio che ha riconosciuto l’efficacia e la concretezza di questo progetto frutto del lavoro trasversale dei tre assessorati, per ridurre lo spreco e le perdite alimentari coniugando sostenibilità ambientale, sociale ed economica, in linea con gli obiettivi dell’agenda 2030. Grazie alla collaborazione con Hera e Last Minute Market – dichiarano le assessore Elisa Spada, assessora all’Ambiente e Mobilità Sostenibile, Daniela Spadoni, assessora al Welfare e Pierangelo Raffini, assessore allo Sviluppo economico – e in sinergia le associazioni del terzo abbiamo potuto aumentare la raccolta di eccedenze alimentari e permettere il loro utilizzo da parte di persone che vivono situazioni di fragilità». (r.cr.)

Nella foto dell’Ufficio Stampa del Comune di Imola le premiazioni a Bologna

Imola vince il premio «Vivere a spreco zero» con il progetto Un s’bota veja gnet
Cronaca 5 Novembre 2022

Accensione termosifoni, anche Castel San Pietro limita la durata a 10 ore al giorno

Non solo posticipi nella possibilità di accendere i termosifoni ma anche limitazioni all’utilizzo giornaliero del riscaldamento. Questo è quanto ha deciso l’amministrazione comunale di Castel San Pietro che nei giorni scorsi aveva posticipato al 7 novembre l’accensione degli impianti termici a combustione ad uso riscaldamento.

Una ulteriore ordinanza dell’amministrazione comunale limita l’attivazione a un massimo di 10 ore nella singola giornata (comprese tra le 5 e le 23) dal 7 al 30 novembre 2022 compresi, salvo che non si verifichi un’anomalia termica negativa significativa che comporti l’adozione di un altro analogo provvedimento.

L’ordinanza, pubblicata all’Albo Pretorio e sul sito internet del Comune di Castel San Pietro Terme, precisa anche tutti i casi in cui non si applica la limitazione della durata giornaliera dell’accensione del riscaldamento.

Accensione termosifoni, anche Castel San Pietro limita la durata a 10 ore al giorno
Cronaca 15 Ottobre 2022

Natale e caro-energia, Imola conferma le luminarie ma accese a orari ridotti. Niente fuochi a Capodanno

Il Natale, almeno dal punto di vista dell’allestimento delle luminarie del centro storico imolese, è salvo. Ma non senza adeguamenti dettati dal caro-energia. Questo è quanto conferma l’Amministrazione comunale che nelle parole del sindaco Marco Panieri evidenzia come «in un momento così difficile, dopo due anni di pandemia, con la crisi energetica in atto, abbiamo voluto scegliere tutti insieme: le luminarie in centro storico per il periodo natalizio ci saranno anche quest’anno».

La decisione è stata presa in un incontro tra amministrazione comunale, associazioni di categoria Confcommercio Ascom Imola, Cna Imola Associazione metropolitana, Confesercenti territorio imolese, Confartigianato Imprese Bologna metropolitana, la Pro Loco e il Comitato Amici di San Domenico. Nello specifico «abbiamo concordato – mette in evidenza il primo cittadino imolese – tutti insieme da un lato di allestire le luminarie, dall’altro di applicare orari e periodi ridotti di accensione, per evidenziare il periodo difficile del Paese. Ma le luci ci saranno, perché vogliamo comunque mantenere un clima di serenità e di accoglienza nel cuore della città».

L’accensione delle luminarie avverrà sabato 3 dicembre e si protrarrà fino al 31 dicembre (l’anno scorso rimasero accese fino a domenica 9 gennaio), anticipando lo spegnimento serale rispetto agli anni precedenti e, se possibile, diversificando la durata fra le sere dei giorni feriali e quelle dei fine settimana. Stesse modalità di accensione anche per le frasi di Vasco Rossi e Cesare Cremonini, che rimarranno montate fino alla fine dell’anno in corso, rispettivamente lungo la via Emilia e la via Appia. Mentre al centro di piazza Matteotti, sempre nello stesso periodo, svetterà il tradizionale albero di Natale, grazie al contributo delle associazioni di categoria.

A sostenere il costo delle luminarie in centro (affitto luminarie, allacci e costo energetico) saranno il Comune (con 20 mila euro) e gli operatori economici del centro storico (questi ultimi sostenendo una spesa di 85 euro a testa, che diventano 60 euro per gli studi professionali). Oltre che nelle strade del centro storico, accompagnate dal tradizionale sistema di filodiffusione della musica, le luminarie saranno allestite anche nel giardino di San Domenico, ad opera del Comitato Amici di San Domenico e nelle frazioni.

Nel corso dell’incontro è stato anche stabilito di non eseguire il tradizionale spettacolo dei fuochi d’artificio in programma a Capodanno alla Rocca Sforzesca, decidendo di destinare quelle risorse ad altre necessità della comunità imolese. Infine non dovrebbe mancare la pista di pattinaggio su ghiaccio nella location del cortile ex Circoli, in via Orsini e viene poi confermata la sosta gratuita, a partire da sabato 3 dicembre, per tutti i sabati fino al 31 dicembre, dalle ore 15 nei parcheggi a sbarre di Centro Città (Aspromonte), Ortomercato, Cavina, piazzale Ragazzi del ’99 e Guerrazzi. (r.cr.)

Foto dalla pagina Facebook del sindaco Panieri

Natale e caro-energia, Imola conferma le luminarie ma accese a orari ridotti. Niente fuochi a Capodanno
Cronaca 3 Ottobre 2022

Risparmio energetico, Ozzano riduce le ore di accensione dell’illuminazione pubblica

Contro il caro-bollette il Comune di Ozzano ha deciso di mettere in pratica diversi interventi per cercare di contenere i consumi energetici. Il primo settore ad essere toccato sarà quello dell’illuminazione pubblica.  A partire dal 5 ottobre prossimo, infatti, dal momento dell’accensione e fino a mezzanotte l’illuminazione pubblica sarà accesa a lampioni alternati e da mezzanotte fino alle 6 del mattino resterà completamente spenta ad accezione degli attraversamenti pedonali illuminati e del parco della Resistenza nel capoluogo, dove l’illuminazione verrà spenta all’una di notte per consentirne l’attraversamento anche agli ultimi fruitori della linea notturna del 19 che arriva fino a Tolara. Nelle zone industriali, invece, lo spegnimento delle luci avverrà alle ore 20 con riaccensione, anche qui, dalle 6 del mattino. Questi provvedimenti interesseranno tutto il territorio comunale, capoluogo e frazioni comprese. 

«Sono provvedimenti duri, drastici e che sono consapevole che andranno ad influire sulle abitudini di molti cittadini – precisa il sindaco Lelli -. ma nel contempo penso anche che fossero attesi dagli ozzanesi. Molti comuni, anche  a noi limitrofi, hanno già adottato provvedimenti analoghi e per tutti sarà solo una questione di tempi. Sono e siamo, tutti noi amministratori, consapevoli del fatto che le limitazioni che andremo ad adottare andranno ad influire sulla vita e sulle abitudini dei cittadini, ma al momento l’unica strada percorribile, in assenza di soluzioni diverse in grado di produrre energia alternativa, è quella di risparmiare sui consumi. Come Amministrazione comunale siamo costretti a prendere tali decisioni finalizzate alla possibilità di poter continuare ad erogare i servizi quali quelli scolastici, di trasporto, refezione, assistenza agli anziani e alle categorie più deboli i cui numeri sono in continuo aumento». (r.cr.)

Nella foto: il sindaco di Ozzano Luca Lelli

Risparmio energetico, Ozzano riduce le ore di accensione dell’illuminazione pubblica
Cronaca 23 Settembre 2022

A Mordano la Florim installa 22mila metri quadrati di fotovoltaico, risparmio ed ecosostenibilità per guardare al futuro

Nuovo investimento green per la Florim di Mordano. E’ infatti diventato operativo il nuovo impianto fotovoltaico sul tetto del Plant 2 di Florim a Mordano. Una superficie di 22.000 m2 con una potenza di picco pari a 4,5 MWp eviterà l’emissione di 1.400 tonnellate di CO2 ogni anno. Un investimento che si aggiunge alle numerose efficienze energetiche introdotte nel corso degli anni, in coerenza con la sostenibilità orientata a minimizzare l’impatto aziendale sull’ambiente e il territorio.

«La nostra attenzione alla tutela ambientale è iniziata oltre 14 anni fa e ha contribuito a renderci l’unica industria ceramica al mondo certificata B Corp nel dicembre 2020. L’avvio di questo nuovo impianto – sommato ai due già esistenti a Fiorano Modenese – è un traguardo importate per la crescita in azienda delle energie rinnovabili e porta la potenza totale installata a 12,2 MWp per un totale di 64.000 m2 di pannelli. Un altro importante passo nel cammino volto a ridurre l’emissione di CO2 nell’ambiente e in armonia con la modifica statutaria che esplicita l’impegno di Florim verso la neutralità climatica» spiega Claudio Lucchese, Presidente Florim S.p.A SB.

Florim ha iniziato la produzione di energia pulita più di dieci anni fa con l’installazione del primo impianto fotovoltaico a Fiorano Modenese, al quale se ne è aggiunto un secondo nel 2019 per un totale complessivo di 42.000 m2 di pannelli che possono raggiungere una potenza di picco di 7,7 MWp.

L’intervento di Mordano incrementa ulteriormente l’autoproduzione di energia elettrica che oggi, grazie anche all’efficienza dei due cogeneratori, può raggiungere nelle giornate di sole il 100% del fabbisogno complessivo delle sedi italiane. Dal 2021 Florim acquista l’energia elettrica mancante, solo da fornitori che garantiscono la provenienza da fonti rinnovabili con Garanzia di Origine. Questa condizione, unita all’assetto impiantistico raggiunto, ha portato l’azienda a evitare l’emissione di 111.042 tonnellate di CO2 dal 2012 al 2021, un dato destinato ad aumentare grazie ai nuovi investimenti di Mordano. (r.cr.)

Nella foto dell’Ufficio Stampa il nuovo impianto fotovoltaico a Mordano

A Mordano la Florim installa 22mila metri quadrati di fotovoltaico, risparmio ed ecosostenibilità per guardare al futuro
Cronaca 2 Settembre 2022

Nuova, e più economica, luce nel Teatro Stignani: 354 vecchie lampade sostituite con led

E” arrivato il finanziamento del Pnrr da 76mila euro, come anticipato da sabato sera il 30 giugno scorso, per l”intervento di riqualificazione energetica del teatro Ebe Stignani di Imola. Nello specifico l’intervento, che ha un costo di 95mila euro totali, riguarda la sostituzione di tutte le lampadine a incandescenza, oggi presenti in 354 unità, e del relativo sistema di alimentazione e controllo impiegato all”interno del Teatro.

Dalla sala dell”interno palchi ai tre bracci, con i corpi illuminanti posizionati subito al di fuori dei palchi a illuminare la sala principale passando per la galleria, il lampadario, i vari corridoi, la buca per l”orchestra e fino ad arrivare agli spazi esterni alla sala principale e alla saletta ridotto, sala riunioni, antiplatea l”illuminazione passerà dalla tradizionale e ormai molto dispendiosa dal punto di vista energetico tecnologia a incandescenza a lampadine Led. E” inoltre prevista l’installazione di un sistema di gestione e regolazione progettato per queste lampadine, in grado di regolare il flusso luminoso. Le nuove lampadine sono garantite dalla casa madre 5 anni, e sono in grado di conferire un flusso luminoso più simile a quello di una tradizionale lampada a incandescenza e una migliore dissipazione del calore rispetto ad altre lampade a led commerciali. Tali lampadine sono inoltre caratterizzate da una vita utile di 35.000 ore e di un indice di resa cromatica quasi cento volte superiore a quelli delle più comuni lampadine led che invece si fermano a una vita di circa 20.000 ore. Inoltre queste lampadine sono caratterizzate da una riduzione della temperatura di colore durante lo spegnimento e dalla totale assenza di tremolii in fase di spegnimento anche in ripresa attraverso videocamera.

L’intervento, quindi, porterà un risparmio energetico annuo per illuminazione di 23.496 kWh, una mancata emissione di anidride carbonica annua di 10.179 kg, un risparmio economico annuo di energia elettrica per illuminazione pari a 5.536 euro all’anno, un risparmio annuo per riduzione del numero di lampadine guaste pari a 951,63. Tutto questo porta così un consumo energetico inferiore per il Comune di 6.488 euro ogni 12 mesi che nei prossimi 21 anni, di fatto la vita di queste lampadine, arriva a 50mila euro. Il risparmio energetico derivante dall’intervento consentirà una riduzione del 12,2% dei consumi elettrici del teatro. (r.cr.)

Nella foto (del Comune di Imola) l”interno del Teatro Stignani

Nuova, e più economica, luce nel Teatro Stignani: 354 vecchie lampade sostituite con led
Economia 4 Febbraio 2022

Gruppo Hera e Federdistribuzione insieme per sostenere le imprese nella riduzione dei consumi energetici

Gruppo Hera e Federdistribuzione insieme per sostenere le imprese della distribuzione di Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Marche nel percorso di sostenibilità e riduzione dei consumi energetici, coniugando efficienza e tutela dell’ambiente. Le aziende associate a Federdistribuzione che aderiranno potranno contare su un unico interlocutore e progetti mirati in base alle loro esigenze nei vari ambiti oggetto dell’accordo (gestione dei rifiuti, mobilità sostenibile ed efficienza energetica) e che potranno generare benefici significativi anche in chiave Pnrr.

«L’intesa è un passo avanti deciso per ottenere risultati concreti – commenta Stefano Venier, Amministratore delegato del Gruppo Hera –  e dimostra ancora una volta che la collaborazione tra aziende può diventare un importante motore per coniugare crescita economica e sostenibilità. La sostenibilità accompagna e permea tutte le nostre attività e noi vogliamo condividere la nostra esperienza in questo ambito con tutti i soggetti che operano nelle comunità, rafforzando ulteriormente il nostro impegno nella transizione energetica e nell’economia circolare». «La nostra visione della transizione verso un futuro più sostenibile ed efficiente è chiara e parte da un assunto fondamentale – aggiunge Alberto Frausin, presidente di Federdistribuzione –: la Distribuzione moderna è una grande infrastruttura al servizio del Paese e, come tale, può incidere concretamente in questa direzione». (lu.ba.)

Gruppo Hera e Federdistribuzione insieme per sostenere le imprese nella riduzione dei consumi energetici
Cronaca 26 Marzo 2021

«M’illumino di meno 2021», a Imola luci spente per la centrale di cogenerazione Hera

Oggi, venerdì 26 marzo, in occasione di «M’illumino di meno», la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, a Imola anche Hera prende parte all’iniziative lasciando spente le luci della centrale di cogenerazione all’interno della sede in via Casalegno.

Il Gruppo Hera, infatti, vuole ribadire il proprio impegno sul fronte del risparmio energetico sia all’esterno dell’azienda, sia al proprio interno, continuando a migliorare l’efficienza energetica delle sue attività. (da.be.)

Nella foto: la torre di cogenerazione di Hera a Imola 

«M’illumino di meno 2021», a Imola luci spente per la centrale di cogenerazione Hera
Cronaca 26 Marzo 2021

«M’illumino di meno 2021», anche i comuni di Imola e Castel San Pietro aderiscono all’iniziativa

Anche quest’anno il Comune di Imola aderirà all’iniziativa «M’illumino di meno», la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, ideata nel 2005 da Caterpillar, una trasmissione di Radio2 Rai, per chiedere ai propri ascoltatori di spegnere tutte le luci che non sono indispensabili.  Oggi, quindi, venerdì 26 marzo, oltre a spegnere le luci che non sono indispensabili, l’invito è piantare un albero, perché gli alberi si nutrono di anidride carbonica. Edizione 2021 dedicata al «Salto di specie», ovvero l’evoluzione ecologica nel nostro modo di vivere che dobbiamo assolutamente fare per uscire migliori dalla pandemia».

Il Comune di Imola ha aderito riducendo a scopo dimostrativo sia i consumi energetici dell’illuminazione pubblica sia mettendo a dimora nuovi alberi. In particolare, questa sera verrà abbassata l’illuminazione della piazza Matteotti, spegnendo i 4 fari e i candelieri installati sulla facciata di Palazzo Comunale. Inoltre, la Giunta sta provvedendo alla piantumazione, già in corso da parte di Area Blu, di 147 alberi.

L’Amministrazione comunale di Castel San Pietro, invece, ha disposto, in collaborazione con Solaris, la riduzione dell”illuminazione pubblica dalle ore 18 alle ore 20 e lo spegnimento simbolico delle luci sulla sommità della torre del Cassero, il monumento simbolo della città. (da.be.)

Nella foto: la torre del Cassero di Castel San Pietro 

«M’illumino di meno 2021», anche i comuni di Imola e Castel San Pietro aderiscono all’iniziativa

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