Basket A2, parola al coach dell”Andrea Costa Di Paolantonio: «Futuro: ho idee chiare, serviranno più giovani»
Da più di 15 anni, da quando è tornata in A2, la lotta per la salvezza è stata una compagna inseparabile dell’Andrea Costa, che troppe volte (tre) l’ha mancata e in tante altre occasioni l’ha guadagnata quasi all’ultimo sospiro. Da due stagioni questo traguardo viene centrato con largo anticipo e se l’anno scorso fu magnifico il lavoro di Demis Cavina, altrettanto prezioso è stato quello di Emanuele Di Paolantonio in questa. Al primo colpo, lontano dalla sua terra, il tecnico teramano ha centrato l’obiettivo primario di via Valeriani, mettendosi dietro tante squadre più accreditate e facoltose.
Allora «Dipa», sei soddisfatto?
«Assolutamente sì. La società ci chiedeva la salvezza senza playout e l’esserci riusciti con un mese d’anticipo e senza Prato è un motivo d’orgoglio per tutti noi».
E’ stata un’impresa?
«Forse esagerate, ma di sicuro è un risultato sopra le righe, perché, oltre a Montegranaro, siamo gli unici a non aver fatto mercato, nonostante la mancanza del capitano. Siamo stati bravi a stare sul pezzo e poi il lavoro ha pagato».
Potevate fare di più?
«Arrivare ai play-off sarebbe stato un piacere per tutti, ma la salvezza è comunque un risultato importante. Certe vicissitudini hanno pesato, alla fine ci è mancato qualcosa ed è stato difficile fare allenamenti competitivi. Siamo arrivati alle ultime giornate col fiato corto». (p.p.)
L”articolo completo su «sabato sera» del 2 maggio.
Nella foto: coach Di Paolantonio