Ridimensionato ma in stallo il progetto della nuova stazione ecologica in Pedagna, si attende il permesso di costruire
A che punto è il progetto della stazione ecologica prevista nell’area dell’ex centrale di cogenerazione di via Montericco? Il primo a parlarne fu, nel 2015, l’allora assessore all’Ambiente Davide Tronconi. «Per diminuire i costi della raccolta dei rifiuti e rimanere dentro i parametri europei della raccolta differenziata – aveva spiegato – stiamo ragionando sull’opportunità di realizzare una nuova stazione ecologica». L’impianto, al servizio degli abitanti dei quartieri Pedagna e Cappuccini, ma anche della frazione di Ponticelli, in origine doveva essere un centro di raccolta (non però per l’organico), presidiato nelle ore diurne e self service nelle ore notturne, raggiungibile in auto 24 ore su 24, con i rifiuti non a vista, ma chiusi in cassoni.
Nella stessa area era previsto in teoria anche un centro di riuso per tutti gli oggetti che potevano essere recuperati. A quattro anni di distanza il progetto è fermo. «Da ultimo se ne è occupato l’ex assessore Longhi – riassume il direttore di ConAmi, Stefano Mosconi -. Il progetto era stato candidato a un bando di finanziamento europeo, che non è stato ottenuto. Si trattava di un pacchetto di interventi per oltre 4 milioni di euro, che comprendeva anche attività in collaborazione con altri Paesi Ue per diffondere le buone pratiche. Il contributo europeo avrebbe coperto più della metà della spesa». Venuta a mancare questa possibilità, gli oneri di realizzazione sono ricaduti tutti sul ConAmi.
«Alla luce di ciò – prosegue Mosconi – c’è stato un lavoro di mesi, in collaborazione anche con Atersir, l’autorità regionale che bandisce le gare per i gestori delle strutture di questo tipo, per rivedere il progetto, dimezzando la spesa pur cercando di mantenere le stesse dotazioni e adattandolo alle esigenze specifiche della città. E’ stato così raggiunto un punto condiviso con il Comune.
A ottobre, sull’area sono stati fatti i sondaggi archeologici necessari a ottenere il permesso della Sovrintendenza e si è ora in attesa del rilascio del permesso di
costruire da parte del Comune». (lo.mi.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 5 dicembre
Nella foto la palazzina di via Mentana dove ha sede il ConAmi