In tempi di Coronavirus gli chef del territorio non spengono i fornelli, ma servono i clienti a domicilio
L’isolamento forzato ci ha tolto tante abitudini; una di quelle di cui probabilmente sentiamo più la mancanza è l’andare a pranzo o cena fuori. Che si trattasse di una pizza, di un piatto di pasta o di un invitante secondo poco importava: andare al ristorante era un modo non solo per nutrirsi, ma soprattutto per passare un paio di ore in compagnia, a «far delle chiacchiere». La pandemia ci ha costretto a cambiare la nostra routine, ma continua a risultare difficile, specialmente per chi vive dalle nostre parti, rinunciare a questa abitudine. Ecco allora che i ristoratori si sono attivati. Non potendo più accogliere clienti all’interno dei propri locali, tutti o quasi hanno iniziato a fornire servizio a domicilio.
Il nostro viaggio tra gli chef a domicilio parte dall’Hostaria 900, storico locale di viale Dante e prosegue poi con la trattoria E Parlamintè, ristorante in gestione alla famiglia Dal Monte dalla sua nascita, nel 1985. La terza tappa ci porta lungo la via Selice e più precisamente al ristorante La Volta, attività avviata nel 1981, per poi approdare in via Valsellustra, dove troviamo il ristorante Le Bistrot, gestito da Angelo Costa e Daniele Sangiorgi. Spostandoci in Vallata, il nostro viaggio culinario si conclude a Castel del Rio, dove troviamo il ristorante Il Gallo, gestito dalla famiglia Gurioli. (an.ca.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 2 aprile
Nella foto in alto da sinistra e poi in senso orario: La Volta, E” Parlamintè, Le Bistrot, Hostaria 900 e Il Gallo