Le arance di Libera Terra sulla tavola del Baccanale
Un raccolto non più amaro. È quello di realtà che mettono al centro del proprio progetto imprenditoriale non solo la qualità del prodotto, ma anche il riscatto sociale, lavorando su terreni che un tempo appartenevano alla criminalità organizzata e che oggi costituiscono un’alternativa concreta al modello mafioso.
Realtà sparse in tutta Italia, come, ad esempio, le cooperative di Libera Terra. Tra queste c’è la Cooperativa sociale «Beppe Montana-Libera Terra», la cui storia verrà raccontata il 6 novembre alle 18.30 a Imola, nel Centro sociale La Tozzona, all’interno della rassegna chiamata appunto «Raccolto non più amaro», organizzata dal Consiglio di zona del circondario imolese di Coop Alleanza 3.0 e Libera Imola (presente con un banchetto), in collaborazione con Centro sociale La Tozzona, Coop. Bacchilega e Cooperare con Libera Terra, nell’ambito del Baccanale.
A raccontare il progetto della «Beppe Montana» sarà Alfio Curcio, amministratore delegato della cooperativa sociale che nasce nel 2010 nei terreni che attraversano le province di Catania e Siracusa. (s.n.)
L’intervista a Alfio Curcio su «sabato sera» del 4 novembre.
Nella foto: le arance di Libera Terra