Soddisfatti a metà i sindacati della sanità dopo la mobilitazione di martedì e della scorsa settimana in tutta la regione davanti agli ospedali, Imola compresa, contro i tagli di risorse e la mancata stabilizzazione del personale precario, e per garantire servizi di qualità a cittadini.
«L’esito dell’incontro con l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini, avvenuto all’interno del Patto per il lavoro e il clima, ci ha lasciato insoddisfatti – fanno sapere i sindacati attravverso i segretari generali Mauro Puglia (FpCgil), Sonia Uccellatori (CislFp) e Paolo Palmarini (UilFpl)-. Se da un lato l’assessore ha garantito lo stanziamento di risorse per il valore massimo dei fondi per la contrattazione integrativa dei lavoratori rispetto all’indennità di disagio e incarichi previste dal Ccnl, dall’altro non si è trovato un punto di incontro convincente per quanto riguarda le altre richieste avanzate da noi. Non abbiamo ricevuto infatti alcuna garanzia in merito alla copertura al 100% del turnover e tantomeno riguardo l’aumento della dotazione organica che riteniamo necessaria a garantire il potenziamento della medicina territoriale come previsto dal Pnrr, a garantire la qualità dei servizi e la tutela della salute psicofisica dei lavoratori in essere che si vedono gravati da una mole di lavoro insostenibile. Per tale ragione, in attesa di ricevere i dati relativi allo stato dell’arte degli organici e il prosieguo del confronto, proseguiremo la mobilitazione in difesa della sanità pubblica nei modi e nei luoghi che riterremo opportuni». (r.cr.)
Nella foto: il presidio di martedì davanti all’ospedale di Imola
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