West
Cronaca
20 Agosto 2024

West Nile, dopo il primo caso il Comune fa il punto sulle azioni messe in campo per contrastare il virus

Dopo la notizia del primo caso di West Nile sul territorio e le prime dichiarazioni del Comune, il sindaco con delega alla Sanità Marco Panieri ha fatto un punto con gli uffici competenti relativamente alle azioni di contrasto alla circolazione del virus, tracciando un quadro della situazione attuale e sull’attività di prevenzione, accertando il lavoro fatto e la prontezza della macchina amministrativa relativamente a questo aspetto.

Le azioni messe in campo dal Comune di Imola, come già nelle scorse settimane, sono state portate avanti in adesione alle direttive della Regione e in contatto e confronto costante col l’Ausl di Imola.
Nel dettaglio gli interventi, per un costo superiore a 30 mila euroconsistono nel trattamento larvicida preventivo di tutti i circa 20 mila pozzetti e caditoie su strade, aree ed edifici pubblici per la lotta preventiva alla zanzara tigre e alla zanzara comune (dalla quale dipende la trasmissione del virus West Nile), che hanno nelle raccolte d’acqua come pozzetti e sottovasi il luogo preferito per la ovideposizione e lo sviluppo larvale. Per questo intervento da alcuni anni viene utilizzato un prodotto siliconico liquido che ha dato ottimi risultati per efficacia, durata (almeno 3 settimane) e anche perchè non seleziona forme di zanzara resistenti ai prodotti insetticidi classici impiegati fino ad ora (prevalentemente prodotti IGR regolatori della crescita). Sono previsti 6 cicli di trattamento stagionali, indicativamente da fine aprile a seconda dell’andamento stagionale. La Regione chiede una soglia di efficacia del 95%, cioè è ammesso un massimo di 5 tombini non correttamente trattati su 100 campionati. Una ditta incaricata ha il compito di controllare almeno 200 pozzetti per ogni ciclo di trattamento (random e a sorpresa in diverse zone della città e del forese)  L’efficacia di questi trattamenti nell’ultimo ciclo eseguito è stata del 97,5%.
Il trattamento settimanale delle raccolte d’acqua in canali di scolo presenti nel forese con prodotto biologico (Bacillus Thuringiensis isr.) per il controllo delle zanzare culex (responsabili della trasmissione del West Nile Virus) e autoctone alluvionali. Esiste un sistema di mappatura delle pozze d’acqua su alcuni canali di scolo per un raggio di un chilometro a monte e a valle dei centri abitati del forese.
I trattamenti adulticidi sono previsti solo per interventi a seguito di casi di Dengue e Chikungunja secondo un protocollo stabilito dalla Regione, a seguito di autorizzazione della locale Ausl. Possono essere anche effettuati in ambienti limitati come scuole o nidi, ma sempre a scuole chiuse e sempre dietro autorizzazione dell’Ausl.
L’emissione anche quest’anno ad aprile di un’ordinanza che rende obbligatoria la lotta alle zanzare anche da parte dei cittadini, con indicazione di tutte le azioni da mettere in atto nelle proprie pertinenze, privilegiando gli interventi larvicidi. Vige anche l’ordinanza del 16 luglio scorso che rende obbligatori trattamenti aduticidi in aree dove è previsto un assembramento serale di oltre 200 persone in occasione di eventi vari.
r.cr.

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