Slow Wine: al top Tre Monti, Giovannini e Monticino Rosso
Un poker d’assi. Questo è quello che il territorio imolese ha in mano nella partita della vitivinicoltura, che vede ogni anno conferme della qualità raggiunta in uno dei comparti agroalimentari più impor- tanti e rappresentativi della nostra regione. Con l’arrivo dell’autunno e la conclusione della vendemmia, escono infatti le guide dedicate al settore enoico.
La prima che ha rilasciato e annunciato le eccellenze è quella di Slow Food, la bibbia laica del bere «Pulito, buono e giusto», che da anni attesta Imola come un terroir a forte vocazione bianchista. Ecco così che l’Albana «GioJa» 2023 dell’azienda agricola imolese Giovannini rientra nei «Top Wine» e diventa vino Slow (Best buy), così come il «Vitalba» di Tre Monti, sempre Albana. Rientra nei vini migliori della guida Slow Food anche l’Albana «Codronchio» 2022 di Fattoria Monticino Rosso. Quest’ultima, insieme a Giovannini, ha ottenuto anche il riconoscimento delle Monete, assegnato alle cantine i cui vini presentati in degustazione hanno espresso una qualità eccellente e un ottimo rapporto tra la qualità e il prezzo. Infine c’è anche una quarta realtà imolese segnalata per la qualità dei propri vini, ma che non rientra in nessuna delle precedenti categorie, ovvero la cantina Ca’ di Quattro Archi.
Riccardo Isola
Nella foto: alcune bottiglie della cantina Monticino Rosso