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Cronaca
13 Novembre 2025

In trasferta a Imola per truffare gli anziani, sul telefono nomi e indirizzi delle vittime

Non si fermano i tentativi di truffe agli anziani anche sul territorio imolese. La modalità sono sempre le stesse: le menti dei raggiri rimangono in Campania, mentre qui vengono mandati gli “esattori”, a volte anche incensurati.

Sabato pomeriggio la polizia di Stato ha arrestato una 40enne e una 36enne entrambe di Napoli e un 38enne originario della provincia di Foggia ma residente a Ravenna, con l’accusa di tentata truffa pluriaggravata in concorso con altre persone che però al momento restano ignote. All’uomo sono stati concessi i domiciliari, mentre per le due donne è stato disposto il divieto di dimora e accesso in provincia di Bologna.

Gli agenti erano al corrente che dalla Campania un’auto di proprietà di un autonoleggio, la cui targa era già stata segnalata per essere stata usata in casi di truffe ad anziani, si era messa in viaggio alla volta dell’Emilia-Romagna e in particolare verso Imola. Dal commissariato hanno così immediatamente organizzato un servizio di controllo con più pattuglie, alcune delle quali in borghese, che hanno intercettato la vettura con a bordo tre persone poco prima di mezzogiorno in un parcheggio sulla Selice.  Dopo una tocca e fuga in via Villa Clelia, i poliziotti hanno deciso di intervenire e bloccarla. Uno dei tre ha ammesso il vero motivo per il quale si trovavano in città. In pratica erano gli “esattori”, mentre la truffa era stata già organizzata dalla Campania da coloro che si fingevano membri delle forze dell’ordine o sedicenti avvocati. I malviventi avevano con sé degli smartphone con all’interno nomi e  indirizzi delle vittime che avrebbero dovuto consegnare loro i soldi e i gioielli come concordato.

Gli agenti hanno poi scoperto che in via Villa Clelia un 82enne poco prima aveva ricevuto la telefonata da due finti finanzieri della Compagnia di Forlì, i quali gli avevano detto che la targa della sua auto era stata presa in occasione di alcune rapine in gioielleria e che avrebbe dovuto consegnare soldi e ore per essere scagionato. Stessa messa in scena ai danni di un uomo di 76 anni che però non era caduto nel tranello, ammettendo di non avere soldi. Pericolo scampato anche per una coppia di anziani di Sesto Imolese. In questo caso il truffatore al telefono si è finto un carabiniere dicendo loro che la figlia era rimasta coinvolta in un drammatico incidente per il quale una bambina si trovava in fin di vita. I soldi sarebbero serviti quindi a tutelare legalmente la loro figlia responsabile dell’incidente. Per questo avevano chiesto 13mila euro e il marito li sarebbe andati a consegnare, ma per fortuna la polizia ha fermato in tempo il raggiro.

r.cr.

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