Calcio, dolci speranze per l”Imolese con Crema
Andrea Crema, sicuramente il miglior colpo messo a segno nel mercato invernale rossoblù, sta all’Imolese come Sergej Milinkovic Savic sta alla Lazio. L’accostamento potrà apparire azzardato ma, dati alla mano e facendo le dovute proporzioni legate alle diverse categorie, ci sta tutto, se è vero che questo perticone di 192 centimetri, oltre a garantire maggiore consistenza in mezzo al campo, si sta rivelando pure un’implacabile cecchino da area, segnando 4 gol in sole nove partite e trasmettendo la netta sensazione che in questa squadra uno così giocherebbe anche se non ci fosse l’obbligo di schierare gli under.
Nato calcisticamente nella squadra del suo paese (Castiglione delle Stiviere, provincia di Mantova), è poi passato all’età di 12 anni alle giovanili del Montichiari, dal quale, complice il fallimento della società bresciana, ha fatto ritorno a casa. Da lì lo ha prelevato il Feralpi Salò, dove nella Berretti ad allenarlo ha trovato Damiano Zenoni, ex giocatore di serie A nel Piacenza, Parma, Udinese e Atalanta. «Lui mi ha molto migliorato sia tecnicamente che nella maniera di stare in campo – ci ha raccontato Crema -. Un altro che mi ha fatto crescere parecchio è stato Michele Serena, allenatore della prima squadra del Salò».
Questo però, all”inizio della stagione, senza mai esordire, prima di venire all”Imolese.
«Qua mi trovo veramente bene. Sono sistemato in un appartamento che divido con Mastropietro e Pellacani. E ho anche la possibilità di continuare gli studi. Frequento il quarto anno di Ragioneria all’Istituto Marconi di Bologna. In generale a Imola ho trovato un ottimo ambiente, con giocatori che mi aiutano a migliorare, primo fra tutti capitan Ferretti. Un allenatore, Gadda, che mi segue con attenzione ed è prodigo di consigli. Una società ambiziosa che mi consente di giocare per vincere».
L’Imolese adesso viaggia a mille. Che cambiamenti hai notato da quando sei arrivato in gennaio.
«Secondo me siamo migliorati molto nell’atteggiamento. Non solo in partita, ma anche in allenamento. Ci aiutiamo a vicenda, lottiamo, e anche se la qualità del gioco a volte non è eccelsa, l’applicazione, l’impegno e la determinazione non mancano mai».
Questa esperienza a Imola ha tutta l’aria di poter diventare un vero trampolino di lancio per te.
«Spero tanto funzioni così. Il mio sogno è fare il calciatore professionista e magari potremmo coronarlo insieme. Giocare in C sarebbe molto bello. Anche perché vorrebbe dire che abbiamo vinto il campionato».
C’è ancora qualche speranza nonostante il -7 dal Rimini?
«Nulla è impossibile nel calcio. Intanto proviamo a vincere tutte le partita che mancano da qui alla fine. Poi vedremo cosa succede».
a.d.p.
L”intevista completa su «sabato sera» dell”1 marzo.
Nella foto: il centrocampista Andrea Crema