Coronavirus, 109 positivi, più ricoveri e 6 morti a Imola. Situazione preoccupa, si valutano ulteriori limitazioni. Il nodo delle forniture dei vaccini
I dati odierni confermano il trend preoccupante dei giorni scorsi per il circondario imolese: 109 nuovi positivi certificati dall’Ausl su un numero ancora una volta record di tamponi (1400). La guarigioni sono 80 quindi salgono fino a 1336 i casi attivi (malati/positivi). Aumentano anche i ricoveri oggi: 43 (+5) i degenti con Covid nell’ospedale di Imola, rimangono 11 nell’OsCo di Castel San Pietro e scendono a 10 (-1) in terapia intensiva tra Imola e Bologna.
Inoltre si allunga ancora l’elenco delle vittime per e con Covid: cinque imolesi, tre donne di 94, 87 e 76 anni e due uomini di 88 e 78 anni, ed una donna di Castel San Pietro di 72 anni.
Dei nuovi positivi 50 sono asintomatici, 45 emerse tramite tracciamento, 46 erano già isolati e 32 sono riferibili a focolai già noti; per quanto riguarda le fasce d’età: 48 sono nelle fascia 0-24 anni, 21 nella fascia 25-44 anni, 24 nella fascia 45-64 anni e 16 dai 65 anni in su.
A livello complessivo, anche in Emilia Romagna il numero di nuovi casi di Coronavirus è alto, seppur meno di ieri, con una lievissima diminuzione dei ricoveri. Su 31.943 tamponi i nuovi positivi sono 1.724, di cui circa un terzo, 692, asintomatici, 413 individuati grazie al contact tracing. I guariti sono 1.489 quindi crescono i casi attivi a 35.133. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 176 (-7) e 1.899 (-1) quelli negli altri reparti Covid. E si registrano 23 decessi, tra cui un uomo di 48 anni a Ferrara e una donna di 45 a Ravenna.
La situazione dei contagi nelle province vede sempre Bologna in testa con 517 nuovi casi (più i 109 di Imola), seguita da Modena (261); poi Rimini (179), Reggio Emilia (146), Ravenna (118), Parma (112), Cesena (80), Ferrara (69) e Forlì (69), Piacenza (64).
La situazione di Imola è osservata con molta preoccupazione dalla Regione. I dieci sindaci del Circondario, già martedì scorso, pubblicando tutti insieme un appello al senso di responsabilità dei cittadini, hanno dichiarato di essere “pronti a studiare specifiche misure per cercare di ridurre il rischio di contagio”. Non si parla di una zona rossa locale, per ora, ma si sta guardando con attenzione l’andamento dei numeri per introdurre “forse ulteriori limitazioni“. Sempre che non arrivino dal Governo indicazioni generali più stringenti come quelle avanzate dal presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini (arancione per tutta l’Italia o rosso per tutti il fine settimana).
Nel frattempo prosegue la campagna vaccinale. Sono 4922 le prime dosi somministrate nel circondario imolese e 3070 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Andrea Rossi, direttore generale dell’Ausl, due giorni fa in commissione sanità ricordava: “Potremmo fare 1500 vaccinazioni al giorno mente ora siamo sulle 2-300 perchè la quantità di vaccino disponibile ci consente questo”. Una macchina da Formula 1 non può correre senza benzina. Proprio oggi l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini ha parlato di un migliaio di dosi in meno questa settimana rispetto a quelle attese di AstraZeneca, la vaccinazione degli insegnanti prevista per lunedì parte già in salita.(l.a.)
Nella foto il sindaco di Imola Marco Panieri con il presidente della Regione Stefano Bonaccini oggi in occasione della visita a Casa Guglielmi, la struttura che accoglie chi deve assistere un ricoverato presso l”ospedale di Montecatone