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Cronaca 15 Gennaio 2022

Coronavirus, domani anche a Imola open-day vaccinale dai 5 ai 19 anni. “Per proteggerli e proseguire l’attività scolastica in presenza'

Anche Imola parteciperà domani alla giornata open-day vaccinale voluta dalla Regione Emilia Romagna per la popolazione scolastica. Bambini e ragazzi dai 5 ai 19 anni potranno presentarsi senza prenotazione al Padiglione 12 dell”ex Lolli per ottenere la somministrazione anti-Covid sia sotto forma di prime dosi (avvio del ciclo primario) sia per effettuare il booster (terza dose per chi ha ricevuto la seconda dose da almeno 120 giorni). Possono partecipare anche ragazzi non assistiti dall”Azienda usl di Imola. Per i minori occorre la presenza di un genitore (o di chi ne fa le veci).

Le dosi disponibili saranno dalle 350 alle 400. Per evitare assembramenti e garantire un accesso ordinato, l”Ausl ha deciso di procedere in due momenti: dalle ore 8.30 alle 10 del mattino saranno distribuiti i numeri e gli orari indicativi per le somministrazioni che saranno fatte nell”arco della mattinata; invece dalle ore 12 alle 13.30 saranno distribuiti i numeri per il pomeriggio. “In questo modo si procederà in modo più ordinato e si eviterà di restare per troppo tempo in fila all”esterno dell”hub con i bimbi” motivano dall”Azienda sanitaria.

“In questa fase pandemica vaccinare i più piccoli ed i giovanissimi è fondamentale per proteggerli e poter proseguire l”attività scolastica in presenza e in maggior sicurezza. All’hub saranno presenti medici e pediatri a disposizione dei genitori per sciogliere eventuali dubbi sul tema vaccinale”.

Per chi effettuerà la prima dose, sarà poi necessario prenotare la seconda presso il Cup telefonico 800040606 o le farmacie del territorio indicando che la prima dose è stata ricevuta nell”open day del 16 gennaio (non è possibile fare questa prenotazione tramite il Fascicolo sanitario).

“Se vogliamo che la scuola sia in presenza e sicura è indispensabile, oltre al rispetto dei protocolli, che tra i banchi siedano più vaccinati possibili” hanno dichiarato Stefano Bonaccini e Raffaele Donini, presidente dell”Emilia Romagna e assessore alle Politiche per la salute, nel lanciare la giornata regionale. “Confidiamo che siano in tanti a cogliere questa opportunità, messa in campo grazie a un ulteriore sforzo di tutta la macchina organizzativa, a partire dalle Aziende sanitarie”.

In Emilia Romagna la copertura vaccinale è tra le più alte d”Italia, “ora “chiediamo ai genitori di affidarsi alla scienza anche per i loro figli, per evitare i rischi di una malattia che purtroppo vediamo può colpire anche i più piccoli e per consentire ai nostri ragazzi di vivere una vita fatta di socialità, che sicuramente si meritano dopo due anni di pandemia”. (r.cr.)

Foto d’archivio Isolapress di un precedente open-day vaccinale al Padiglione 12

Coronavirus, domani anche a Imola open-day vaccinale dai 5 ai 19 anni. “Per proteggerli e proseguire l’attività scolastica in presenza'
Cronaca 12 Gennaio 2022

Coronavirus, record casi attivi. Rossi (Ausl Imola): «Con apertura scuole più casi e ricoveri». I nuovi protocolli scuola. A Ozzano hub vaccinale all’Ima

Omicron dilaga: in Emilia Romagna la variante del Sars-Cov2 interessa ormai tre casi su quattro. Questo ha portato ad un’impennata di contagi: siamo ad oltre 4.800 positivi nel circondario di Imola e altrettante sono le persone sono in quarantena su un totale di 140 mila abitanti. Una cifra record. A comunicarlo è stato ieri il direttore dell’Azienda usl nell’aggiornamento settimanale. Andrea Rossi ha aggiunto: «Con l”apertura delle scuole sono probabili più casi e ricoveri».

In Emilia Romagna attualmente un abitante su venti ha attualmente il Covid. Il 99% sono in isolamento domiciliare perché non necessitano di cure particolari. Il rischio di finire in ospedale si è ridotto di due terzi con la variante Omicron rispetto alla Delta, ma vista la molte di contagi aumentano comunque i ricoveri. Nel circondario imolese ad oggi sono 47 i pazienti nei reparti ordinari e salgono a 10 (+2) in terapia intensiva, 13 sono nell’Ospedale di Comunità di Castel San Pietro. Ieri si sono aggiunti all’elenco delle vittime con e per Covid anche un uomo di 70 anni di Imola e una donna di 78 anni residente a Bologna isolata nel nostro territorio. «La vaccinazione rimane architrave contro il virus» dice Rossi. È ben vero che Omicron si è dimostrata in grado di «bucare» le due dosi trascorsi appena 120 giorni, ma l’efficacia delle tre dosi (o booster) è stimabile fra il 55% e l’80% mentre la protezione sale comunque al 94% contro i casi gravi.

Così si spinge ancora sui vaccini: a Imola domenica 16 gennaio dalle ore 9 alle 19 al Padiglione 12 dell”area ex Lolli ospedale vecchio un altro open-day senza prenotazione per la fascia di età 5 – 19 anni. Oltre all”equipe vaccinale saranno presenti anche i dottori della Pediatria e Nido per rispondere ad eventuali domande.

Mentre per gli over 50 non ancora vaccinati – meno di 1900 in tutto nel circondario imolese, di cui 280 già prenotati – l’Ausl prevede la possibilità di accedere senza appuntamento all’hub Osservanza o a quello della Casa della salute di Castel San Pietro durante gli orari di apertura, come già accade per gli under 18.

E da questa mattina la ditta Ima ha riaperto il suo hub vaccinale aziendale a Ozzano (in via Nobel  28C), l’accesso è riservato a dipendenti, fornitori e ditte consociate e ai loro familiari. “Comunque di un importante servizio a disposizione del territorio in quanto sono veramente tantissimi gli ozzanesi che lavorano per Ima e ditte consociate” ha commentato il sindaco Luca Lelli.

Sempre oggi si è svolto un incontro con i referenti Covid scolastici del circondario di Imola per tracciare un primo bilancio dopo la riapertura dei plessi e approfondire le nuove regole per la gestione dei casi di positività nelle scuole (decreto-legge del 7 gennaio 2022 e Circolare ministeriale 11 dell”8 gennaio 2022).
Questo il dettaglio:

Scuola dell’infanzia e servizi educativi per l’infanzia – Con un caso di positività si applica la quarantena al gruppo classe/alla sezione con sospensione delle attività per una durata di dieci giorni. Casi positivi e contatti rientrano a scuola con test negativo, la cui programmazione è organizzata dall’Igiene pubblica. I pediatri monitorano clinicamente i casi. Se un contatto manifesta sintomi si potrà prenotare un test molecolare rivolgendosi al pediatra.

Primarie – Con un caso di positività l’attività prosegue in presenza con autosorveglianza; dopo cinque giorni, i contatti saranno sottoposti a tampone antigenico rapido o molecolare. Con due o più positivi via alla didattica a distanza per tutta la classe con quarantena della durata di dieci giorni. Le altre fasi sono le medesime della Scuola dell’infanzia.

Scuole medie e superiori – Con un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto sorveglianza con la prosecuzione delle attività e l’uso delle mascherine ffp2. Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata (o dad), quarantena di 10 giorni con tampone antigenico rapido o molecolare per coloro che non hanno avuto la dose di richiamo e hanno completato il ciclo vaccinale da più di 120 giorni e per coloro che sono guariti da più di 120 giorni. Per tutti gli altri è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto sorveglianza e l’utilizzo di mascherine ffp2. Con tre casi nella stessa classe è prevista didattica a distanza per dieci giorni per tutta la classe. (l.a.) 

Sul “sabato sera” in edicola domani il vademecum con le novità in tema di procedure, quarantene e norme in vigore e relative tempistiche.

IL LINK ALLA PAGINA DELL’AZIENDA USL DI IMOLA CON LE FAQ A TEMA

Nelle foto il sindaco di Ozzano Luca Lelli nell’hub vaccinale dell’Ima e i casi attivi (positivi) nel circondario imolese comune per comune

Coronavirus, record casi attivi. Rossi (Ausl Imola): «Con apertura scuole più casi e ricoveri». I nuovi protocolli scuola. A Ozzano hub vaccinale all’Ima
Cronaca 3 Gennaio 2022

Coronavirus, cresce il numero dei contagi, le nuove modalità di tracciamento in vigore da oggi

Sono 681 i casi di Covid registrati negli ultimi 3 giorni dall’Ausl di Imola, mentre salgono a 9 i cittadini del circondario ricoverati in terapia intensiva.

A causa dell’elevatissimo numero di contagi, il dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Imola ha modificato da oggi le modalità di tracciamento dei casi positivi.

A comunicarlo è l’Azienda sanitaria stessa con una nota.
Nel dettaglio.Le persone con un test molecolare positivo riceveranno un Sms che li invita a compilare quanto prima possibile un modulo on line (il link viene segnalato nell’Sms) in cui si richiedono alcune informazioni di base. Alla compilazione del modulo on line seguirà l’invio del provvedimento di isolamento. Successivamente, con i tempi previsti dalla normativa a seconda della situazione vaccinale dell’assistito positivo, riceveranno un Sms che fornirà l’appuntamento per il test molecolare di controllo.

I casi positivi già in carico, ai quali è stata eseguita l’intervista telefonica di tracciamento, riceveranno invece una chiamata per concordare l’appuntamento per il test di controllo. All’esito, se il soggetto si è negativizzato, riceverà il provvedimento di guarigione via mail, in caso contrario dovrà attendere ulteriori comunicazioni.

I contatti stretti di casi accertati devono seguire le regole definite dalla normativa di riferimento. Se asintomatici e vaccinati con 3 dosi o 2 dosi da meno di 120 giorni o guariti da meno di 120 giorni non entrano in quarantena, ma effettuano auto-sorveglianza per 5 giorni utilizzando mascherine FFP2 per 10 giorni. Se asintomatici e vaccinati con 2 dosi da più di 120 giorni (ma con green pass in corso di validità) sono tenuti a fare 5 giorni di quarantena oltre ad esito negativo di tampone molecolare o antigenico. Se non vaccinati o vaccinati con una sola dose o un ciclo completato da meno di 14 giorni, effettueranno 10 giorni di quarantena con test negativo.

In tutti i casi, qualora insorgano sintomi suggestivi del Covid, i cittadini dovranno rivolgersi al proprio medico di medicina generale per la prenotazione di un tampone molecolare. (lo.mi.) 

Nella foto (tratta dalla pagina Facebook Azienda Usl di Imola): l’open day vaccinale che si è svolto ieri, 2 gennaio, all’Osservanza (i 300 posti disponibili sono andati esauriti subito)

Coronavirus, cresce il numero dei contagi, le nuove modalità di tracciamento in vigore da oggi
Cronaca 30 Dicembre 2021

Coronavirus, pochi vaccinati nel primo open day 5-11 anni, domani si replica. Record di contagi nel circondario di Imola e in regione

Nessuna corsa a vaccinare i più piccoli nel primo dei due open day senza prenotazione organizzato dall’Azienda usl di Imola. Oggi solo 27 bambini dai 5 agli 11 anni ne hanno approfittato nonostante i posti a disposizione fossero 65. Certo il preavviso è stato minimo, l’informazione è arrivata solo ieri pomeriggio, e c’è ancora domani per recarsi nei locali della Pediatria di comunità dell”ospedale vecchio (in viale Amendola 8) con le stesse procedure a libero accesso, gli orari sono sempre dalle ore 8.30 alle 13.

I bambini dai 5 agli 11 anni prenotati nelle prossime settimane per la vaccinazione sono 1260 nel circondario e non vi sono più appuntamenti disponibili per questa fascia di età fino alla fine di gennaio. A segnalarlo è la stessa l’Ausl che invita i genitori ad anticipare la vaccinazione tramite l’open day per “proteggere i più piccoli dall”ondata intensa del contagio e permettere loro di riprendere in maggior sicurezza la frequentazione scolastica”.

I dati della situazione epidemiologica, infatti, mostrano senza alcun dubbio una diffusione esponenziale dei contagi: 157 i nuovi casi registrati oggi nel circondario di Imola (20 fino a 14 anni, 31 dai 15 ai 24 anni, 48 tra i 25 e i 44 anni, 43 tra i 45 e i 64 anni e 15 dai 65 anni in su), 7.088 i contagi complessivi in regione che hanno polverizzato ogni record raddoppiando la media già molto alta dei giorni precedenti. La provincia con più contagi oggi è Modena con 1.057, seguita da Ravenna (1.051), Bologna (816 a cui vanno aggiunti i 157 di Imola), Rimini (904), Reggio Emilia (707), Ferrara (575) e Parma (503); seguono Cesena (472), Forlì (433) e Piacenza (413).

È la conferma che il virus corre, spinto sia dalla variante Delta che dalla ben più contagiosa Omicron. Da due giorni, tra l’altro, in Emilia Romagna basta il test antigenico rapidi positivo per l’indicazione diagnostica di infezione da Covid anche senza la conferma del tampone molecolare. L’ha deciso la Regione vista la situazione per accelerare la presa in carico da parte dei Dipartimenti di sanità pubblica e per semplificare un po’ la vita del personale decisamente sotto pressione per cercare di espletare tutte le procedure e un tracciamento che oramai è una rincorsa pressoché impossibile (Imola ha deciso anche di chiudere l’Urp in questi giorni per inviare operatori ad aiutare i colleghi).

La nota positiva è che la percentuale dei casi gravi rimane comunque abbastanza contenuta (98% a livello regionale non necessita di cure ospedaliere), ma il numero dei ricoveri è comunque in lieve crescita: restano 8 i cittadini del circondario in terapia intensiva, di cui 4 ad Imola, 13 (+3) sono ricoverati nel reparto Covid ordinario dell’ospedale di via Montericco a Imola e 7 (+1) all”OsCo Covid di Castel San Pietro.

Purtroppo oggi l’Ausl comunica anche il decesso di un uomo di 88 anni residente a Mordano, che allunga l’elenco delle vittime per e con Covid. In regione sono altre 19 i morti oggi, tra cui un uomo di 57 anni a Bologna e uno di 56 a Rimini, una donna di 68 a Parma e uno di 65 nel Ferrarese. (l.a.)

Coronavirus, pochi vaccinati nel primo open day 5-11 anni, domani si replica. Record di contagi nel circondario di Imola e in regione
Cronaca 29 Dicembre 2021

Coronavirus, due giorni di open day vaccinale 5-11 anni. Troppi casi, Ausl: “Priorità isolare positivi e autoisolamento dei contatti”

Due giorni di open day vaccinale anti-Covid dedicati ai bambini a Imola. Domani 30 dicembre e venerdì 31 dicembre, a partire dalle ore 8.30 fino alle 13, i piccoli dai 5 anni compiuti agli 11 anni avranno libero accesso senza prenotazione per fare le prime dosi vaccinali. I posti a disposizione sono 65 per domani e 75 per il 31 dicembre, presso i locali della Pediatria di comunità presso l”ospedale vecchio in viale Amendola 8. All”accoglienza, come nel caso degli adulti, verrà fornito un numero progressivo ed un orario di massima di accesso. “Nel caso domani si presentino più candidati rispetto alle disponibilità, sarà consegnato loro il numero progressivo e l”orario in cui presentarsi il giorno successivo” precisano dall’Ausl.

I bambini potranno essere accompagnati da un solo genitore (o da un altro adulto con delega). La documentazione richiesta per le vaccinazioni dei minori è scaricabile dal sito aziendale al link https://www.ausl.imola.bo.it/Campagna_Vaccinale.

Intanto oggi il dato dei nuovi contagi registra un record assoluto in Emilia Romagna da inizio pandemia (4.134), nel circondario di Imola ci si attesta su 68 nuovi casi (19 fino a 14 anni, 14 dai 15 ai 24 anni, 17 tra i 25 e i 44 anni, 14 tra i 45 e i 64 anni e 4 dai 65 anni in su), un dato più o meno costante. Oggi è Modena la provincia in testa con 756 nuovi casi, seguita da Rimini (624) e Reggio Emilia (522). Ma è il dato complessivo regionale a fotografare un andamento dei contagi evidentemente senza alcun dubbio diverso dal passato e da affrontare quindi in modo diverso.

L’assessore alle Politiche della salute Raffaele Donini e coordinatore della Commissione sanità delle Regioni non ha dubbi: “La gestione dell”emergenza – scrive in una nota a latere della riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni – dato lo straordinario volume dei nuovi casi rende evidente la sproporzione che si è creata tra fabbisogno di tamponi, provvedimenti di isolamento, quarantene e attività di contact tracing, e le risorse di personale a nostra disposizione”. “Questa situazione impone a tutte le Regioni di ottimizzare e finalizzare al meglio tutte le azioni di contrasto alla pandemia, gestione dei casi e vaccinazione”.

Tradotto, visti questi numeri pensare di arginare la diffusione del virus con il tracciamento e a seguire i tamponi oramai è tempo perso, ora occorre ridurre prima possibile i contatti per limitare i contagi. Da qui la decisione della Regione che ieri ha dato il via libera ai tamponi rapidi per accertare le positività. Mentre oggi l’Ausl di Imola comunica che “la priorità del Dipartimento di sanità pubblica è oggi quella di isolare quanto prima i positivi confermati, confidando che i contatti stretti di autoisolino in attesa del provvedimento di quarantena”. 

“Nonostante i dati ospedalieri in proporzione non stiano seguendo la stessa intensità dei contagi – ha aggiunto Donini – e siano di gran lunga inferiori persino ai ricoveri registrati durante i picchi pandemici precedenti, assistiamo comunque ad un costante aumento delle pressione nei reparti Covid e, in misura minore, nelle terapie intensive, occupate peraltro al 75% da persone non vaccinate”. Le percentuali di occupazione dei letti sono del 14,49% (1305) nei reparti ordinari Covid (soglia critica 15%) e del 12,7% (113) nelle terapie intensive (10%).

Ad oggi restano 8 i cittadini del circondario in Terapia intensiva, di cui 4 a Imola, mentre sono 10 (+1) le persone sono ricoverate nel reparto Covid Medicina B di Imola e 6 (+1) all”OsCo di Castel San Pietro. (l.a.)

Coronavirus, due giorni di open day vaccinale 5-11 anni. Troppi casi, Ausl: “Priorità isolare positivi e autoisolamento dei contatti”
Cronaca 28 Dicembre 2021

Coronavirus, open day vaccinale sold out. Tamponi e quarantene: basta l’antigenico rapido. Donini (Rer): “Ricoveri su. Rischio zona gialla'

Sono andati esauriti nel giro di un’ora e mezza i posti disponibili dell’open-day vaccinale di questa mattina a Imola. Alle 9.30 le 260 disponibilità erano finite: 248 le vaccinazioni effettuate agli adulti e 12 a minori. “In grandissima parte si è trattato di terze dosi booster” comunicano dell’Ausl di Imola. Quindi soprattutto persone che hanno approfittato dell’occasione per anticipare l’appuntamento nonostante la lunga fila mattutina al freddo all’esterno del Padiglione 12 dell’ex Lolli, che ha portato anche qualche critica. Comunque, nel circondario imolese (circa 140 mila abitanti) sono salite a oltre 36000 le terze dosi già erogate (comprese le 1500 circa effettuate dai medici di medicina generale).

A questo si accompagnano le file registrate in varie farmacie del territorio per eseguire un tampone o per acquistare un kit per un antigenico a domicilio. L”Ausl di Imola dichiara di essere in affanno su tamponi e tracciamento ma non da allarme rosso (al contrario a Lugo oggi si è registrata una fila di oltre un chilometro per i tamponi). Ma la rapidissima diffusione dei contagi spinti dalla variante Omicron del Sars-Cov2 preoccupa e complica la vita a tutti (in regione siamo al 16,5% di prevalenza ma il trend è di aumento costante e per l”inizio di gennaio ci si aspetta un dato “significativamente più alto”).

Così, nel pomeriggio di oggi l”Emilia Romagna ha deciso che, stante la situazione epidemiologica, i test antigenici rapidi saranno sufficienti, in caso di risultato positivo, per l’indicazione diagnostica di infezione da Covid anche senza la conferma del tampone molecolare. “Così semplifichiamo e acceleriamo la presa in carico dei casi positivi e dei contatti stretti, alleggerendo il lavoro dei Dipartimenti di Sanità pubblica” ha chiarito l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini con una nota. Ovviamente i tamponi devono essere stati eseguiti dai soggetti autorizzati alla diagnostica rapida o dalle farmacie convenzionate. La Regione ha inviato una circolare in merito alle strutture sanitarie. Questo velocizzerà i provvedimenti di isolamento e quarantena “riducendo i tempi d’attesa per i cittadini” ha aggiunto Donini.  In attesa degli annunciati pronunciamenti a livello nazionale sulle modifiche delle quarantene (la richiesta delle Regioni è ridurle per i vaccinati con terza dose).

Intanto i nuovi contagi da Coronavirus in Emilia Romagna hanno superato anche oggi i 3.400, l’area metropolitana di Bologna ha raggiunto il record di 1032 a cui vanno aggiunti gli 88 di Imola, seguita da Modena (548 positivi) e Reggio Emilia (378). Si contano altre 16 vittime tra cui un 50enne nel Ferrarese e cinque 70enni. Soprattutto c’è il conseguente aumento dei casi gravi che stanno mettendo a dura prova il sistema sanitario. Salgono a 8 i cittadini del circondario imolese ricoverati in Terapia intensiva, di cui 4 a Imola; altre 9 persone sono nel reparto Covid Medicina B sempre a Imola e 7 all”OsCo di Castel San Pietro.

Sempre pochi rispetto ad anno fa, ma in regione il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva è salito complessivamente a 112 (+5) e 1.286 (+50) quelli negli altri reparti Covid. L’Emilia Romagna fino ad ora è rimasta “bianca” grazie al numero di ricoveri ordinari ancora sotto la soglia critica dell’occupazione dei posti letto del 15%. Ma ora “siamo attorno al 13-14%, quindi potrebbe essere che tra qualche giorno si possa superare questa criticità” ha ammesso l’assessore Donini. “La possibilità c”è” che anche l”Emilia Romagna possa diventare “gialla”. (l.a)

La lunga fila questa mattina per l”open-day (foto Ausl di Imola)

Coronavirus, open day vaccinale sold out. Tamponi e quarantene: basta l’antigenico rapido. Donini (Rer): “Ricoveri su. Rischio zona gialla'
Cronaca 27 Dicembre 2021

Coronavirus, riattivata la terapia intensiva Covid a Imola. Un anno fa i primi vaccinati. Domani a Imola open-day straordinario

La variante Omicron si sta diffondendo con la rapidità temuta. Oggi i nuovi contagi da Coronavirus in Emilia-Romagna sono stati 3.482, la provincia di Bologna, con 857 casi è quella, in termini assoluti, con i numeri più alti, a cui vanno aggiunti i 68 di Imola, seguita da Modena (727 positivi) e Rimini (412).

Si contano anche altre 14 vittime compresa una donna di 54 anni in provincia di Ravenna e una di 63 in quella di Forlì-Cesena.I casi attivi sono in tutto 880 nel circondario imolese, mentre esattamente un anno fa erano 1167.

Detto ciò, i casi gravi continuano comunque ad essere contenuti grazie alla copertura offerta dai vaccini, ma questo non toglie che aumentando enormemente il numero delle persone contagiate crescono anche coloro che sviluppano gli effetti più severi, quindi i ricoverati, ingolfando gli ospedali e l”attività dei sanitari.

Fino ad ora, chi necessitava di ricovero in terapia intensiva Covid veniva portato negli ospedali di Bologna, ma nel corso del week natalizio l”Azienda usl ha dovuto riattivare anche presso l”Area Critica dell”ospedale di Imola la rianimazione Covid (4 posti letti, tutti occupati; sono 6 in tutto i cittadini del circondario ricoverati nelle Terapie intensive Covid), che si aggiungono alle 11 persone attualmente nel reparto ordinario Covid imolese.

Esattamente un anno fa, il 27 dicembre 2020, venivano somministrate anche le prime vaccinazioni in Italia: a Imola la prima dose era andata a Stefano Pasquali, direttore della Medicina B e del reparto internistico Covid, la seconda “puntura” fu quella del direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica, Gabriele Peroni.

Per domani 28 dicembre l”Ausl ha organizzato un open-day vaccinale straordinario a libero accesso (senza prenotazione) presso l”hub del Padiglione 12 (area Ex Lolli) a Imola dalle ore 8 alle 14; chi vorrà approfittarne dovrà ritirare il numero dall”elimina code posto all”ingresso. L”open-day è riservato a chi ha più di 16 anni e vale sia per chi deve fare ancora la prima dose sia per chi deve fare la vaccinazione booster (nel qual caso l”Ausl ricorda poi di disdire la prenotazione precedente chiamando il CUPtelefonico 800040606).

Tra l”altro, come prevede la circolare ministeriale del 24 dicembre scorso, ora è possibile fare la dose booster (terza dose) dai 16 anni in su.

Il booster vale anche per gli adolescenti (12 -15 anni) inseriti nell”elenco dei fragili. La procedura in queso caso è come sempre in capo all”Azienda sanitaria. Imola ha inviato oggi i primi 50 Sms ai genitori, nei prossimi giorni toccherà ad altri 100. “Mostrando l”SMS i ragazzi potranno vaccinarsi senza prenotazione presso l”Hub ex Auditorium Osservanza o la Casa della Salute di Castel San Pietro” precisano dall”Ausl. (l.a.)

Coronavirus, riattivata la terapia intensiva Covid a Imola. Un anno fa i primi vaccinati. Domani a Imola open-day straordinario
Cronaca 21 Dicembre 2021

Coronavirus, pediatri e medici di famiglia impegnati a vaccinare, buona adesione 5-11 anni. Ausl: “Contagi a scuola, 26 focolai'

Nell’imolese sono 29.700 le terze dosi o booster già eseguite. La copertura, sulla base delle prenotazioni, raggiunge l”85% negli over 80, il 75% nella decade 70-79; il 60% tra i 60 e 69 anni, il 45% tra i cinquantenni ed il 39% tra i quarantenni. A comunicarlo è l’Azienda usl nell’aggiornamento odierno che fa il punto da martedì scorso. Sostanzialmente stabili i ricoverati: 22 nei reparti ordinari e 7 in terapia intensiva. Ma il contagio appare sempre più diffuso nelle scuole, con “127 nuovi casi settimanali, 18 classi in quarantena (+6 rispetto alla scorsa settimana), 36 classi sospese in attesa di testing (+17), 26 focolai e oltre 60 casi secondari”.

La quarta ondata “interessa prevalentemente giovani non vaccinati e soggetti con sistemi immunitari fragili e una più scarsa risposta al vaccino. La vaccinazione rimane l’architrave principale della strategia di contrasto” rimarcano ancora una volta dall’Ausl.

Nei giorni scorsi si sono uniti ai vaccinatori anche i medici di medicina generale permettendo un ampliamento dei posti: le prenotazioni avvengono sempre con i soliti canali (Cup, farmacie, fascicolo elettronico) ma è possibile che venga offerto un appuntamento presso le Medicine di gruppo delle Case della Salute di Medicina, Castel San Pietro, della Vallata del Santerno o della Pedagna e altre sono attese in seguito. E, a differenza di quanto comunicato in precedenza, queste agende sono aperte a tutti i maggiorenni e non solo per la fascia di 40-49 anni. Inoltre non vi sono vincoli di residenza, si può scegliere dove andare a vaccinarsi a seconda delle disponibilità.

Sono state fatte anche le prime vaccinazioni ai bimbi da 5 ad 11 anni presso il Padiglione 12 dell’ex Lolli a Imola. Attualmente sono 1142 i prenotati e oltre 500 gli appuntamenti ancora disponibili (le procedure per la prenotazione sono le stesse degli adulti), grazie ai 22 pediatri del territorio che partecipano alle somministrazioni.

Considerando che nel circondario sono circa 8500 i potenziali bambini interessati, l’adesione risulta ad un 13%, un buon risultato, migliore di quello di altre zone dell”area metropolitana (in regione qualche giorno fa eravamo fermi al 6% circa). (l.a.)

Coronavirus, pediatri e medici di famiglia impegnati a vaccinare, buona adesione 5-11 anni. Ausl: “Contagi a scuola, 26 focolai'
Cronaca 27 Novembre 2021

Coronavirus, ancora due vittime nell’Imolese. Donini: “Maggioranza dei ricoverati in terapia intensiva non è vaccinata”

Purtroppo il bollettino odierno sull’epidemia ci consegna altre due vittime per il circondario di Imola: si tratta di un uomo e di una donna, entrambi di 88 anni, deceduti durante il ricovero a Bologna. Sono due dei diciassette morti per e con Covid registrati oggi in Emilia Romagna. Sempre oggi ci sono 48 nuovi positivi nell’Imolese, ieri erano 63. Certo nulla a che vedere con i numeri in tripla cifra di Bologna (315 nuovi casi), Rimini (192), Ravenna (148), Modena (136), Reggio Emilia (100), Forlì-Cesena (75 più 98), queste ultime sono la quarta provincia in Italia per incidenza.

Ma è indubbio che il Coronavirus sta continuando a correre in Emilia Romagna e la nuova variante Omicron individuata in Sudafrica preoccupa per la possibilità che possa “bucare” la copertura del vaccino (tanto che l”Italia ha già vietato l”ingresso e il transito a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini).

Per il momento, però, “i numeri continuano a dimostrare l’importanza assoluta della vaccinazione: in Emilia Romagna la stragrande maggioranza delle persone ricoverate in terapia intensiva non è vaccinata” ha ricordato l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, nel corso di una videoconferenza stampa ieri pomeriggio. “Un anno fa contavamo più di 250 ricoveri in terapia intensiva e oltre 2.600 nei reparti Covid, oggi sono circa un quinto” ha aggiunto. E questo fa sì che la situazione (6,6% dei posti letto in terapia intensiva occupati e il 7,3% nei reparti Covid ordinari) sia al momento ben al di sotto della soglia di rischio, rispettivamente del 10 e del 15% per il cambio di colore (occorre sforare entrambi).  

Dati confermati anche dal rapporto diffuso oggi dall’Istituto superiore di sanità: il tasso di terapie intensive nei vaccinati da meno di sei mesi in Italia è 12 volte più basso rispetto ai non vaccinati. “Dopo sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale l”efficacia nel prevenire qualsiasi diagnosi sintomatica o asintomatica di Covid-19 scende dal 72% al 40% rispetto ai non vaccinati” ma resta alta l”efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa.

In Emilia Romagna oltre il 90% (3.618.561) ha ricevuto almeno una dose e l’88,3% con due, quasi 500 mila le terze dosi somministrate (13 mila nel solo circondario imolese). E da mercoledì 1 dicembre si procederà con l’apertura alla prenotazione e somministrazione della terza dose per tutti i maggiorenni.

Questo nell’attesa dell’ormai pressoché certo via libera della vaccinazione anche per i bambini da 5 a 11 anni (la Commissione tecnico-scientifica dell’Aifa, l’Agenzia italiana per il farmaco, è stata convocata la prossima settimana dopo l’approvazione da parte dell’agenzia europea Ema). “Una decisione significativa nel momento in cui dal ritorno in classe il 19,1% dei contagi in Emilia-Romagna (5.185 su un totale di 27.216) sono avvenuti tra ragazzi in età scolastica” ha sottolineato Donini. Nelle scuole primarie la percentuale più alta (9,2%). Dati pressoché sovrapponibili a quelli del territorio del circondario di Imola. (l.a.)

Foto d”archivio

Coronavirus, ancora due vittime nell’Imolese. Donini: “Maggioranza dei ricoverati in terapia intensiva non è vaccinata”
Cronaca 20 Novembre 2021

Coronavirus, nella primaria Campanella didattica in presenza sospesa e sanificazione. Terze dosi si accelera, da lunedì anche over 40

Nella serata di ieri il dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl ha decretato la sospensione delle attività didattiche in presenza per la primaria Campanella di Imola. Il provvedimento parte da oggi fino al 27 novembre compreso. Per il plesso di via Gioberti è stata disposta anche la sanificazione degli ambienti. La decisione è arrivata “visto l’alto livello di circolazione del virus Sars-Cov-2 all’interno della comunità scolastica (quarantena per 5 classi su 10 e sorveglianza per 1 classe)”, precisano dall’Azienda sanitaria con una nota.

In questa quarta ondata di Coronavirus si tratta della seconda scuola imolese interessata dal provvedimento (la prima è stata quella di Chiusura). I contagi in generale continuano ad aumentare, sebbene con numeri inferiori a quelli dello stesso periodo di un anno fa e soprattutto con meno casi gravi e ricoveri. Comunque oggi i nuovi positivi sono 92, in regione le province di Bologna e Ravenna, Rimini, Forlì e Cesena sono in tripla cifra. E le persone del circondario imolese ricoverate in terapia intensiva a Bologna sono salite oggi a 6.

Martedì il sistema sanitario si è riorganizzato in previsione di un eventuale peggioramento: le Aziende sanitarie dell’area metropolitana hanno deciso di incrementare il numero dei posti letto per il trattamento non intensivo della Covid-19. Per Imola questo si è tradotto nella conversione di un settore di degenza in 14 posti per casi sospetti Covid o accertati, dove sono stati concentrati i pazienti del focolaio registratori in Medicina la scorsa settimana. «L’obiettivo è contenere il numero dei pazienti inviati negli ospedali di Bologna» ha dichiarato il direttore dell’Ausl, Andrea Rossi. Nulla cambia, per il momento, per quanto riguarda le cure intensive o semi-intensive Covid, l’indicazione rimane di centralizzare i pazienti verso gli ospedali Covid Intensive Care nel capoluogo felsineo.

L’Emilia Romagna è ancora ben lontana da numeri che possono preoccupare per un possibile cambio di colore («Le dotazioni attuali di posti letto appaiono congrue»), ma l’attenzione è d’obbligo in questo novembre in cui per altre regioni (dal Friuli al Veneto) il rischio «giallo» e relative restrizioni appaiono sempre più vicine.

Oramai è chiaro a tutti quanto ricorda Rossi: «Negli ultimi due mesi l’effetto protettivo del vaccino si sta riducendo in modo significativo e questo rende ragione dell’estensione progressiva delle dosi di richiamo a tutta la popolazione». Così, si accelera sulle terze dosi o booster.

Ieri l’Ausl di Imola ha inviato circa 8000 Sms ad altrettante persone over 60, ad estremamente vulnerabili, sanitari e socio sanitari per ricordare loro la possibilità di vaccinazione tra il 15 ed il 31 dicembre, per effettuare tempestivamente la prenotazione. E in generale “tutti i cittadini dai 60 anni di età sono invitati a prenotare quanto prima possibile la terza dose tramite Fascicolo sanitario elettronico, sportelli Cup aziendali, Cuptel 800040606 o farmacie”.

A partire da lunedì, invece, si apriranno le agende ovvero la possibilità di prenotare anche agli over 40 anni. Per tutti rimane l’unica accortezza di fissare la prenotazione dopo almeno 6 mesi o 180 giorni dall’ultima dose. (l.a.)

A sinistra nella foto il direttore dell”Ausl di Imola Andrea Rossi

Coronavirus, nella primaria Campanella didattica in presenza sospesa e sanificazione. Terze dosi si accelera, da lunedì anche over 40

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