La Soprintendenza boccia la rotonda al posto del semaforo Scania-Marconi
Fumata nera per la rotonda all’incrocio tra via Scania e via Marconi a Castel San Pietro. La Soprintendenza, infatti, ha negato l’autorizzazione per realizzare la rotatoria che, nelle intenzioni dell’Amministrazione Tinti, avrebbe dovuto sostituire l’attuale semaforo, risolvendo i problemi di smog e di traffico in alcune fasce orarie (nel 2018 erano però state raccolte anche quasi 400 firme contro la sua realizzazione). «La sovrapposizione storica fra il sedime viario odierno e quello del catasto del 1894 evidenzia che la conformazione planimetrica attuale dell’area interessata dagli interventi coincide con quella della città ottocentesca – si legge nelle motivazioni della Soprintendenza -. Tale considerazione implica l’esigenza di salvaguardare il tracciato stradale e gli spazi aperti così come esistenti oggi». Inoltre, «i sondaggi archeologici hanno rilevato la presenza di resti, tra cui un probabile rivellino. La rotatoria in progetto si troverebbe in corrispondenza della parte di mura a cui un tempo erano addossate le strutture del sistema difensivo, interferendo così con la vocazione dell’area che presenta interesse storico».
Da qui il diniego che «non cambia la nostra priorità che è quella di garantire la sicurezza e la salute dei nostri cittadini – commenta il sindaco, Fausto Tinti – Avvieremo subito uno studio di fattibilità per ridefinire la viabilità attraverso interventi per migliorare l’accessibilità al centro storico, nel rispetto della sua fisionomia e mediante la riasfaltatura dell’area Scania-Marconi-Oberdan, nuovi marciapiedi, il completamento dei percorsi ciclopedonali protetti e lo studio della viabilità sulle vie Grandi, Risorgimento, Colombarina e Tanari».
Da notare che le risorse disponibili per gli interventi derivavano da obblighi previsti da una specifica convenzione con la società immobiliare Fap Investments e sono vincolate alla realizzazione di infrastrutture destinate alla mobilità. Ora l’Amministrazione comunale dovrà ricorrere ad altre risorse per la riqualificazione dell’area verde adiacente l’incrocio e la valorizzazione delle antiche mura. (gi.gi.)
Nella foto: l’incrocio Scania-Marconi
Ride bene chi ride ultimo……