Tari, a Dozza e Castel Guelfo riduzioni per le attività costrette a chiudere durante il lockdown
I Comuni di Dozza e Castel Guelfo vengono incontro alle aziende sui loro territori che, durante il lockdown per l’emergenza Coronavirus, sono state costrette a chiudere per legge.
A Dozza il Consiglio Comunale del 30 settembre scorso ha approvato l’articolazione della tariffa rifiuti 2020, prevedendo appunto riduzioni della quota variabile per le imprese sottoposte a chiusura obbligatoria a causa dell’emergenza Covid-19. Il costo di questa operazione è di circa 101 mila euro ed è stata interamente finanziata con risorse comunali. «La percentuale di riduzione varia dal 20 al 30 per cento in base ai giorni di sospensione obbligatoria previsti dai decreti per ogni tipologia di attività – commenta l’Assessore al Bilancio e attività produttive Barbara Pezzi –. Si tratta di uno sforzo importante in termini economici per l’Amministrazione Comunale che ha deciso di aumentare le percentuali di riduzione rispetto a quelle previste dalla normativa nazionale. Abbiamo però ritenuto necessaria questa azione per sostenere le attività locali, fortemente colpite dalla crisi economica derivata dall’emergenza sanitaria. A questo si aggiunge il fatto che durante i periodi di chiusura le imprese non hanno prodotto rifiuti, venendo quindi a mancare il presupposto per l’applicazione della parte variabile della tariffa».
Stessa linea, come detto, adottata a Castel Guelfo. In questo caso sono state previste riduzioni del 15% e del 25% che, in relazione alla chiusura obbligatoria, saranno, dal concessionario della gestione della tassa, Hera spa, applicate direttamente nella bolletta Tari con scadenza al 2 dicembre corrente. Le attività che usufruiranno di tale riduzione, conteggiata in automatico in bolletta, sono indicate per codice contratto o Codice posizione soggetta al tributo (riportata nella quarta pagina dell’avviso di pagamento Tari) così come pubblicato al link nella pagina tributi. (da.be.)