Coronavirus, 61 nuovi positivi e una morta a Imola. Vaccinazioni, Bonaccini: “A breve apriremo per 70-74 anni”
Sono 61 i nuovi casi positivi al Coronavirus oggi registrati dall”Ausl di Imola su poco più di mille tamponi tra molecolari e antigenici rapidi. I guariti sono 35, i casi attivi risalgono a 1410. E c’è ancora una vittima: una donna di Imola di 80 anni. In lieve calo i ricoveri nei reparti internistici del Santa Maria della Scaletta di Imola, 85 oggi (-6) e 7 (-1) in Ecu, in terapia intensiva sono 24 (-1) (di cui 10 ad Imola); sempre a pieno regime l’OsCo Covid di Castel San Pietro Terme, con tutti i 21 posti letto occupati.
Dei nuovi casi, 21 sono asintomatici, 20 positività sono emerse tramite tracciamento, 33 persone erano già isolate ma solo 1 è coinvolta in un focolaio già noto; per quanto riguarda le fasce di età 8 hanno meno di 14 anni, 5 da 15 a 24 anni, 18 da 25 a 44 anni, 23 da 45 a 64 anni, 7 dai 65 anni in su.
Complessivamente in Emilia Romagna ancora sopra i duemila i contagi oggi su poco meno di 20 mila tamponi. Sono 2.137 per la precisione i nuovi casi di Coronavirus, con età media 43 anni. E si contano altri 31 morti (compresi quattro cinquantenni, tre uomini e una donna), ma calano i pazienti ricoverati: stabili in terapia intensiva 401 (+1) mentre scendono a 3.442 (-24) quelli negli altri reparti Covid. I guariti sono 1.408 e casi attivi 72.754. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 474 nuovi casi a cui vanno aggiunti i 61 di Imola, seguita da Reggio Emilia (271), poi Modena (266) e Ferrara (230). Quindi Parma (204), Ravenna (193), Forlì (138), Cesena (135), Rimini (130), infine Piacenza (35).
Prosegue intanto la campagna vaccinale. Sono 12735 le persone vaccinate con almeno una dose nel circondario di Imola, 6751 quelle che hanno completato il ciclo vaccinale. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, intervenendo oggi a “Mezz”ora in più” su Rai3, ha annunciato che “a breve apriremo le agende per le fasce 70-74 anni” sottolineando come non sia l’organizzazione a mancare ma “mancano le dosi”. Lo riporta l”Ansa. Il presidente Bonaccini, in merito alle polemiche sulle scelte del piano vaccinale, ha ribadito che “è evidente si debba vaccinare prima chi ha più fragilità e rischia più la vita”. Al momento in Emilia Romagna “abbiamo deciso che prima termineremo gli 80enni, poi riprenderemo con i professori universitari”. (l.a.)