La storia del medicinese Simone Filippone, operatore del 118 in convalescenza da Covid-19
Tra le tante storie da raccontare in questo periodo difficile, merita sicuramente spazio quella del medicinese Simone Filippone. A novembre festeggerà 40 anni, fino a poco più di 12 mesi fa era un autista soccorritore del 118 per l’Ausl di Imola, prima di trasferirsi all’Ausl di Bologna, assegnato all’ospedale di Budrio. Sin dalle prime fasi dell’epidemia si è trovato a contatto con molti malati di Covid, riuscendo comunque ad esercitare il proprio mestiere in sicurezza. Ma il virus l’ha colpito ugualmente. E Simone è stato costretto a «separarsi» dai propri familiari per essere ospitato dall’Eurohotel, la struttura adibita appositamente per accogliere persone dimesse dall’ospedale in convalescenza oppure che devono rispettare l’isolamento dopo l’accertamento della malattia per evitare di contagiare i propri familiari. «Mia moglie Simona, che sta studiando da operatrice socio-sanitaria (oss), è stata assunta in una Rsa. Probabilmente è entrata in contatto con un paziente Covid asintomatico e si è ammalata. Il 12 aprile è risultata positiva al tampone, ha avuto anche delle grosse difficoltà respiratorie, ma grazie alle terapie che ci hanno portato con l’équipe Usca nel giro di un paio di giorni stava già molto meglio. Ovviamente abbiamo cercato di mantenere il distanziamento a casa, per quanto possibile. Per fortuna i nostri figli, Christian di 13 anni e Annalisa di 4, stavano già dai nonni perchè i turni dei nostri lavori erano un po’ complicati».
Nonostante il distanziamento, però, anche tu sei stato contagiato.
«Purtroppo sì. Ho avuto i primi sintomi sabato 18 aprile, mentre ero a lavoro: non sentivo più odori e sapori, così ho fatto il tampone e sono risultato positivo. Per fortuna, nel mio caso, non ho avuto particolari sintomi, solo un po’ di debolezza, mai la febbre. La pericolosità di questo virus è proprio questa: se non avessi effettuato il tampone, potevo tranquillamente andare in giro in mezzo alla gente, contagian- do qualcuno». (an.cas.)
L’articolo completo su «sabato sera» del 7 maggio.
Nella foto: Simone Filippone e la moglie Simona prima dell’emergenza Coronavirus