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Imola 4 Maggio 2023

Maltempo, idrovore e ruspe al lavoro tra Castel San Pietro, Medicina e Imola

Dal mattino motopompe e tre idrovore provenienti dai comandi dei vigili del fuoco di Modena, Parma e Ferrara hanno iniziato le attività di prosciugamento tra Castel San Pietro, Medicina e Imola. A comunicarlo i vigili del fuoco. Stamani, alle 9, si è svolto un briefing tra la Sala operativa dell’Agenzia regionale di protezione civile e il Dipartimento nazionale. Al momento, “per la zona dell’imolese è quasi risolta la rottura dell’argine sinistro del Sillaro; rilevate piccole criticità sul Quaderna e sul Senio, dove sono state fatte alcune evacuazioni”. Sull’argine del Sillaro hanno lavorato ininterrottamente ieri e per tutta la notte con ruspe e camion di massi e terra per chiudere la grande falla che, di fatto, faceva defluire il torrente al di fuori del suo alveo nei campi allagando le case verso Spazzate Sassatelli e oltre.

Mobilitati mezzi meccanici per rimuovere terra, fango, detriti; ma anche droni, battelli, da stasera saranno operative anche colonne mobili di Veneto e Toscana a Castel Bolognese e a Imola, per effettuare la pulizia delle case e il pompaggio delle acque. Per quanto riguarda l’esercito, su richiesta delle Prefetture di Ravenna e Bologna, sono state attivate squadre per il monitoraggio degli argini dei fiumi. Oggi è operativa una squadra a Sesto Imolese.

In alcune zone dove l’acqua sta defluendo la situazione è migliorata. Da Castel San Pietro, ad esempio, fanno sapere che “Le criticità sono state quasi tutte già risolte con i mezzi comunali o con l’intervento di privati. Rimangono attualmente solo tre strade chiuse: in via Montecerere, dove c’è il problema più consistente, non risolvibile a breve termine; in via Varignana, dove la strada era già chiusa per una frana pregressa, ma non c’è stata ulteriore caduta di materiale, e al guado del Valquaderna, dove due abitazioni sono rimaste isolate ma riusciremo a risolvere nel giro di pochi giorni. Inoltre stiamo verificando a Montecalderaro un cedimento nella strada nella zona del consorzio Villa Borsano”.  (r.cr.)

Nella foto: a sinistra Protezione civile di Castel San Pietro al lavoro con l’idrovora per liberare dall’acqua il sottopasso di via San Biagio, a destra il ripristino della grande rottura nell’argine del Sillaro avvenuta vicino a Spazzate Sassatelli, di fatto il torrente è uscito dal suo letto e defluiva nei campi allagando le case

Maltempo, idrovore e ruspe al lavoro tra Castel San Pietro, Medicina e Imola
Cronaca 22 Marzo 2023

ConAmi: «Crisi idrica, masterplan per pianificare soluzioni». Ed Hera risponde alle domande più comuni sull’acqua

Il ConAmi compie trent’anni. Ad oggi la maggior priorità è davanti agli occhi di tutti: la scarsità d’acqua dovuta al cambiamento climatico che riguarda pianura e collina, abitazioni, imprese e agricoltura. «Per trovare soluzioni accorre pensare in maniera strategica» rilancia il presidente Fabio Bacchilega. Da qui l’idea di sedersi attorno ad un tavolo con altri partner, Hera, Atersir, Università di Bologna, Bonifiche e associazioni di categoria. «Per capire i fabbisogni e pianificare insieme infrastrutture e investimenti, stiamo ultimando un masterplan complessivo che presenteremo a breve».

In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, mai come quest’anno dedicata a come non sprecare e conservare una risorsa scarsa, abbiamo cercato di capire cosa esce dai rubinetti delle case del circondario di Imola. Abbiamo chiesto ad Hera, che gestisce le reti acquedottistiche e di approvvigionamento sul territorio, di rispondere ad alcuni dei dubbi e delle domande frequenti dei cittadini e lettori di sabato sera. Eccone un esempio e la risposta inviata dall’ufficio stampa.

Nel comune di Imola abbiamo l’acqua più dura d’Italia, cioè con la maggior quantità di calcio, e fa venire i calcoli. FALSO. La durezza è un parametro riconducibile al contenuto di sali di calcio e magnesio, presenti in forma di carbonati, bicarbonati, solfati, cloruri e nitrati, ed è strettamente legata all’origine superficiale o profonda delle acque e alla geologia dell’area di captazione. Le acque pro- fonde, come quelle prelevate dalla falda imolese, sono in generale caratterizzate da un maggiore contenuto salino rispetto alle acque di origine superficiale. Numerose ricerche epidemiologiche hanno ribadito l’esistenza di un effetto protettivo del calcio e magnesio contenuto nell’acqua nei confronti dell’insorgenza di patologie cardiovascolari. Dunque non è corretto pensare che bere acqua del rubinetto faccia venire i calcoli renali, anzi. Bere in abbondanza acqua del rubinetto è una misura efficace per contrastare la loro formazione. (r.cr.)

Approfondimenti e risposte alle domande più comuni su «sabato sera» in edicola.

Nella foto: il depuratore Santerno a Imola

ConAmi: «Crisi idrica, masterplan per pianificare soluzioni». Ed Hera risponde alle domande più comuni sull’acqua
Cronaca 22 Marzo 2023

«Giornata mondiale dell’acqua», i comportamenti per non sprecare una risorsa preziosa

Il 22 marzo si celebra la «Giornata mondiale dell’acqua» e, mai come quest’anno, il problema della scarsità attanaglia tutta Italia. Precipitazioni a parte, spesso ne consumiamo molta di più di quella che realmente ci serve. 

Come non sprecare acqua? Partendo da in casa, nel bagno basterebbe chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti o ci si fa lo shampoo. Stesso discorso in cucina e per le pulizie di casa, dove è consigliato raccogliere l’acqua usata per sciacquare le verdure in una bacinella ed effettuate i lavaggi in lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico. Fuori casa, invece, l’utilizzo è legato all’innaffiamento delle piante: è consigliato usare acqua solo per bagnare il terreno intorno alla vegetazione, evitando di sprecarla su vialetti e pavimenti.  E magari utilizzare quella già usata in casa, ad esempio, per lavare frutta e verdura. Se poi si innaffia di sera, si evita che l’acqua evapori più in fretta. (r.cr.)

«Giornata mondiale dell’acqua», i comportamenti per non sprecare una risorsa preziosa

Con i milioni del Pnrr la Bonifica amplia la rete per portare l’acqua del Cer ai campi

Sono in corso le procedure di aggiudicazione di due opere di distribuzione idrica da realizzarsi nel comprensorio di pianura del Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale. Si tratta dell’adeguamento e ammodernamento degli impianti di distribuzione irrigua Selice e Tarabina nei Comuni di Conselice e Argenta, dell’importo di 14,8 milioni di euro e dei lavori di estensione della distribuzione irrigua in pressione nell’area compresa tra il Sillaro e il Santerno, dell’importo di 14,25 milioni di euro, da eseguire nei territori comunali di Imola, Mordano e Massa Lombarda. Tutte opere finanziate con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Per quanto riguarda i lavori tra Imola, Mordano e Massa Lombarda si tratta dell’ampliamento della rete distributiva in pressione in derivazione dal Cer (Canale emiliano romagnolo) nel comparto idraulico Zaniolo-Buonacquisto, tra Sillaro e Santerno. È prevista anche la realizzazione di una nuova centrale di pompaggio, denominata Viola, come l’omonimo canale di scolo adiacente, che si affiancherà all’esistente centrale di pompaggio Mordano-Bubano. Dati i tempi dei cantieri legati al Pnrr, si stima che la stipula dei contratti con le imprese esecutrici e la consegna dei lavori potranno avvenire nel prossimo mese di maggio. (r.e.)

Nella foto: il Canale emiliano romagnolo

Con i milioni del Pnrr la Bonifica amplia la rete per portare l’acqua del Cer ai campi
Cronaca 6 Marzo 2023

Alla sala Sassi di Castello si parla di acqua, rifiuti e verde

La commissione consultiva «Transizione energetica e ambientale» del Comune di Castel San Pietro continua il suo programma di incontri di consultazione e di ascolto della comunità castellana sulle politiche di impronta ecologica che debbono caratterizzare il Pug, lo strumento di programmazione destinato a delineare il futuro della città. Appuntamento quindi all’incontro pubblico organizzato domani, martedì 7 marzo, alle ore 20.30, alla Sala comunale Sassi, in via Fratelli Cervi 3, nel quale si parlerà di acqua, economia circolare, rifiuti e verde. Saranno presenti il vicesindaco Andrea Bondi, il direttore generale di ConAmi Giacomo Capuzzimati e il capo settore impianti tecnologici e logistica dell’area tecnica del Consorzio della Bonifica Renana Ilihc Ghinello. (r.cr.)

Alla sala Sassi di Castello si parla di acqua, rifiuti e verde
Cronaca 13 Dicembre 2022

Potabilizzatore di Bubano potenziato e nuove reti idriche per collegare 13 comuni, investimento da 42 milioni per ConAmi ed Hera

Un nuovo potabilizzatore a Bubano con una potenzialità quadrupla rispetto all’attuale e una nuova condotta che collegherà l’impianto nella frazione mordanese alla rete idrica di Castel Bolognese. Sono questi i punti di partenza di un progetto di ottimizzazione e potenziamento, che coinvolgerà Imola, Mordano stessa, Riolo Terme, Bagnara di Romagna e Solarolo, Conselice e Sant’Agata sul Santerno, arrivando a Castel San Pietro, Castel Guelfo e Medicina per poi ampliarsi progressivamente a Dozza e Massa Lombarda.

Un investimento complessivo di 42 milioni di euro, di cui circa 30 finanziati da ConAmi e 11 dal Gruppo Hera, all’interno del piano condiviso e approvato da Atersir (l’ente regionale di regolazione per i servizi ambientali della Regione), e oltre 1 milione dal Piano nazionale acquedotti. Si tratta dell’intervento in ambito acquedottistico più rilevante mai realizzato sul territorio gestito dal Gruppo Hera sia per il valore economico dell’investimento, sia per il tipo di opera che coinvolge un intero sistema territoriale.

Gli obiettivi dell’opera sono da un lato avere a disposizione una maggiore riserva idrica dall’altro ridurre il consumo di acqua dai pozzi, questo creando un sistema più flessibile e quindi più sicuro sulla continuità della disponibilità di acqua, grazie alla interconnessione di sistemi acquedottistici oggi isolati, questo anche per fronteggiare la crescita della domanda a fronte di espansioni residenziali e industriali, senza dimenticare come effetto finale una minore durezza dell’acqua che esce dai rubinetti.

Il progetto, in realtà, è già a buon punto: l’iter autorizzativo della complessa opera, costituita da tre diverse parti, una che riguarda l’impiantistica e due le reti, è iniziato nel 2017 per completarsi nel 2022. Nell’aprile di quest’anno è iniziata la posa delle prima condotte e i lavori si concluderanno interamente entro il 2025, salvo imprevisti.

Il tutto è stato presentato questa mattina in municipio a Castel Bolognese nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Irene Priolo, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessore a Transizione ecologica, contrasto al cambiamento climatico, Ambiente, Difesa del suolo e della costa, Protezione civile, Fabio Bacchilega, Presidente ConAmi, Marco Panieri, sindaco di Imola e presidente dell’Assemblea dei sindaci del ConAmi, Orazio Iacono, amministratore delegato Gruppo Hera, Luca della Godenza, sindaco di Castel Bolognese, Vito Belladonna, direttore generale di Atersir. (r.cr.)

Potabilizzatore di Bubano potenziato e nuove reti idriche per collegare 13 comuni, investimento da 42 milioni per ConAmi ed Hera
Cronaca 14 Settembre 2022

Rinnovo e potenziamento rete idrica a Medicina, iniziati i lavori di Hera in via Flosa

Al via in questi giorni a Medicina i lavori di Hera per il rinnovo della rete idrica. In particolare, sarà posata una nuova tubazione in sostituzione dell’attuale lungo via Flosa, per una lunghezza complessiva di circa 2 chilometri. Il tratto interessato fa parte della rete di distribuzione che alimenta gli allacci alle singole utenze delle vie e verrà sostituito interamente da Hera per incrementare l’efficienza dell’intero sistema e l’affidabilità delle reti a beneficio della continuità del servizio. Il lavoro infatti è utile per risolvere in maniera strutturale i problemi derivanti da alcuni episodi di rotture che si sono verificati nel tempo.

La nuova condotta, inoltre, avrà un diametro maggiore della precedente e potrà quindi garantire anche una maggiore portata. Il lavoro comprenderà anche il rifacimento dei relativi allacciamenti di tutti gli utenti. In queste occasioni potranno verificarsi delle brevi interruzioni del servizio, di cui verrà data apposita comunicazione agli interessati con volantini affissi ai portoni delle abitazioni e con l’invio di sms ai clienti che hanno aderito al servizio gratuito di avviso via sms per le interruzioni idriche programmate, come in questo caso. Per attivare il servizio sms o cambiare i propri riferimenti, si può accedere al sito di Hera. L’intervento, pianificato da Hera, comporta un investimento di circa 200 mila euro che rientra nel piano generale condiviso e approvato da Atersir, l’ente regionale di regolazione per i servizi idrici e i rifiuti, e terminerà entro il mese di dicembre, salvo inconvenienti. Per svolgere il cantiere in sicurezza è necessario chiudere al traffico via Flosa dal lunedì al venerdì. È comunque sempre possibile il transito a residenti, pedoni, mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine.

«L’acqua è una risorsa preziosa che non possiamo permetterci di sprecare – commenta il sindaco di Medicina Montanari -. Per questo è una priorità continuare ad investire sulle reti idriche come sta avvenendo con numerose opere sul territorio, anche al fine di garantire un miglior servizio ai cittadini. Ringraziamo Hera per la collaborazione e per aver raccolto numerose sollecitazioni dell’Amministrazione comunale». (r.cr.)

Rinnovo e potenziamento rete idrica a Medicina, iniziati i lavori di Hera in via Flosa
Economia 6 Agosto 2022

A Pontesanto, Bubano e Belfiore uno studio per risparmiare acqua

La crisi del clima che stiamo vivendo conferma l’urgenza di una transizione verso le fonti rinnovabili. Hera, la multiutility dell’energia, nel report della sostenibilità «Energie per il clima» ha ribadito il proprio impegno in questo senso: l’82% dell’energia elettrica usata dal Gruppo per le proprie attività è già rinnovabile ed entro il 2030 punta a scendere sotto il 37% delle emissioni climalteranti.

Fra le azioni per raggiungere lo scopo si inserisce la nuova illuminazione della centrale di cogenerazione di Imola che propone uno skyline colorato e con meno emissioni. Il nuovo sistema di illuminazione della centrale in via Casalegno da poco attivato ha ridotto i consumi di oltre l’80%, pari a un risparmio di circa 15 tonnellate all’anno di petrolio e ad una riduzione delle emissioni di oltre 22 tonnellate di CO2.

Un secondo progetto attivo ad Imola nasce dalla collaborazione tra Hera e l’Università Federico II di Napoli, attraverso il Centro servizi metrologici e tecnologici avanzati, che stanno portando avanti l’analisi dei consumi energetici del sistema idrico locale e l’individuazione di soluzioni per ridurli. Grazie alla collaborazione in atto, verranno verificate le potenzialità di recupero energetico a partire dalle centrali di potabilizzazione Pontesanto, Bubano e Belfiore (in via Cipolla), saranno individuati scenari tipici del funzionamento della rete di distribuzione in corrispondenza di diverse condizioni di utilizzo e definiti indici di efficienza energetica com- plessiva del sistema e dei singoli impianti. Successivamente saranno formulate proposte d’inter- vento per migliorare gli indici di efficienza energetica, e di conseguenza ridurre i consu- mi, ad esempio stabilendo il livello minimo di pressione necessario per fare funzio- nare in maniera ottimale il sistema, con il doppio beneficio di diminuire anche i casi di guasti lungo la rete (la pressione è tra i fattori critici). (r.e.)

A Pontesanto, Bubano e Belfiore uno studio per risparmiare acqua
Cronaca 28 Giugno 2022

Al via a luglio il rinnovo della rete idrica di Borgo Tossignano

Al via alcuni importanti interventi per il rinnovo e il potenziamento della rete idrica al servizio delle famiglie e attività di Borgo Tossignano da parte di Hera.

Il primo si concentrerà su via Castiglione e via Panoramica, dove si rinnoveranno 300 metri di rete idrica, per un importo di circa 50.000 euro. Il secondo riguarderà via Nino Bixio, con il rifacimento di circa 100 metri di tubazioni nel tratto compreso tra via XX Settembre e via della Resistenza e circa 15.000 euro di spesa. Il terzo interesserà Via Codrignano, con il rinnovamento di 1.500 metri di rete dell’acquedotto lungo la strada provinciale, dal km 5+285 al km 6+708, per un importo di 180.000 euro.

«I primi lavori a partire saranno quelli che interesseranno le vie Panoramica, Castiglione e Nino Bixio – entra nei particolari la multiutility – . Attualmente è in corso l’iter autorizzativo, pertanto l’inizio lavori è previsto per il mese di luglio, con fine lavori stimata per settembre, salvo imprevisti. Successivamente, si rinnoverà un tratto di via Codrignano il cui inizio lavori è fissato per ottobre 2022, come da accordi con la Città Metropolitana».

«In alcuni punti del nostro territorio abbiamo una rete idrica in difficoltà, che sta arrivando a fine vita – commenta Mauro Ghini, primo cittadino di Borgo Tossignano –. Ci siamo fatti carico delle varie segnalazioni e abbiamo istituito un tavolo tecnico di confronto con Hera per mantenere monitorata la situazione e dare risposte alle esigenze del territorio. Questa pianificazione importante e condivisa va nella direzione di risolvere in maniera definitiva alcune criticità» (lu.ba.)Immagine di repertorio da Hera. (lu.ba.)

Borgo Tossignano

Al via a luglio il rinnovo della rete idrica di Borgo Tossignano
Cronaca 14 Aprile 2022

Siccità, anticipata la possibilità di prelevare acqua per aziende e Consorzi

La Regione Emilia-Romagna ha anticipato al mese di aprile l’applicazione del cosiddetto Deflusso minimo vitale estivo, la quantità minima di acqua che contribuisce a garantire la salvaguardia delle caratteristiche fisiche e chimico-fisiche dei corsi d’acqua e dei fiumi. Questo consentirà ai Consorzi di bonifica e alle aziende agricole -titolari di concessioni- di prelevare e accumulare più acqua in caso di precipitazioni.
«La decisione è stata assunta considerando le scarse precipitazioni, che hanno causato ridotti regimi idrologici – commenta Irene Priolo, assessore all”Ambiente della Regione Emilia-Romagna -. L’obiettivo è permette la costituzione di scorte idriche, da utilizzare quando aumenteranno le necessità di irrigazione delle colture. Il tutto senza compromettere naturalmente la qualità ambientale degli ecosistemi».

Immagine di repertorio

Siccità, anticipata la possibilità di prelevare acqua per aziende e Consorzi

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