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Cronaca 3 Luglio 2022

Bar dell'istituto Alberghetti, la Città metropolitana approva la convenzione per sei anni

C”è anche l”istituto Alberghetti di Imola fra i nove della provincia di Bologna che hanno manifestato il proprio interesse ad aderire alla nuova convenzione con la Città metropolitana per la concessione a terzi della gestione dei locali adibiti a bar-tavola fredda presenti all”interno delle scuole.

La convenzione avrà una durata di sei anni, a cominciare dall’anno scolastico 2022/2023 in partenza a settembre e con scadenza al temine dell’anno scolastico 2027/2028. Il corrispettivo delle concessioni viene calcolato sulla base del numero degli studenti e di unità del personale che usufruiscono del servizio di bar/ristoro, e palazzo Malvezzi lo ha quantificato in via presuntiva per un importo pari a 132.500 euro per cinque anni.

All”inizio del 2021, la Città metropolitana era intervenuta per abbassare i canoni di concessione allora in vigore dell”80% a causa delle ripercussioni della pandemia. (lu.ba.)

Immagine di archivio

Bar dell'istituto Alberghetti, la Città metropolitana approva la convenzione per sei anni
Cronaca 12 Marzo 2021

Coronavirus, clienti bevono all’esterno del bar: gestore multato e chiusura del locale per 5 giorni

Durante i controlli anti Coronavirus, nei giorni scorsi la polizia locale ha decretato la sospensione dell’attività per 5 giorni per un bar ad Imola, causa violazione delle norme per il contrasto alla diffusione della pandemia.

Nel caso specifico, la pattuglia della polizia locale, giunta sul posto a seguito di alcune segnalazioni di cittadini, ha verificato che davanti al bar in questione stazionavano 8 persone che bevevano. Alla vista della pattuglia, le persone sono scappate. Gli agenti hanno verificato che i presenti non solo sostavano a bere davanti al bar, creando anche assembramento, ma utilizzavano bicchieri di vetro e non di carta o plastica comunemente previsti per l’asporto. Immediata la sanzione di 400 euro al proprietario del locale e, dal momento che si trattava di una situazione recidiva, la polizia locale ha decretato come detto anche la sospensione dell’attività per 5 giorni. Durante i controlli, gli agenti hanno poi fatto intervenire il personale dell’Ausl competente in materia di pubblici esercizi, per verificare la documentazione di carattere igienico-sanitario, accertando altre violazioni che sono in corso di completa definizione.

Quello in questione è solo uno dei tanti interventi effettuati ogni giorno, spesso a seguito di segnalazioni dei cittadini. «Sono tante le chiamate che riceviamo quotidianamente da parte di cittadini che ci segnalano situazioni fuori dalle regole, dagli assembramenti in varie parti della città a chi gioca a basket o calcio nei campetti – sottolinea Daniele Brighi, comandante della Polizia Locale -. Rivolgiamo il nostro ringraziamento a questi cittadini che segnalano le situazioni anomale e invitiamo tutti a continuare a segnalare comportamenti che violano le disposizioni in materia di contrasto alla diffusione del Covid. In questa battaglia, siamo chiamati tutti a fare la nostra parte, cominciando proprio dal rispetto delle regole». 

Foto d’archivio

Coronavirus, clienti bevono all’esterno del bar: gestore multato e chiusura del locale per 5 giorni
Economia 3 Marzo 2021

Sirio in tribunale, la replica dell’amministratrice delegata Stefania Atzori

In vista dell’udienza al tribunale di Bologna, fissata per il 1 aprile, la società ravennate Sirio, chiamata in causa dal proprio collegio sindacale per presunte irregolarità contabili, spiega la propria posizione. «Il ricorso depositato dal collegio sindacale della società al tribunale di Bologna – precisa l’amministratrice delegata di Sirio, Stefania Atzori – si inserisce in un periodo storico, come ben noto, fortemente complesso da un punto di vista economico e sociale. Non commento la presa di posizione dei sindaci a cui risponderanno i nostri legali nelle sedi opportune, quello che mi preme sottolineare è che è in corso di adozione un modello organizzativo adeguato alla situazione e abbiamo compiuto la rimodulazione del modello operativo per gestire al meglio tutti i passaggi. Mi sono sempre concentrata sull’orizzonte a lungo termine, il futuro in cui il Covid sarà acqua passata e l’orizzonte più interessante».

Dal 2019 Sirio è quotata alla Borsa di Milano. «Ricordo – prosegue – che la nostra  è una società con quasi 30 anni di storia, partner di realtà nazionali e internazionali, presente nelle principali stazioni ferroviarie d’Italia come Milano e Torino, nei principali aeroporti italiani, come Bologna e Genova solo per citarne alcuni, e nei principali ospedali d’Italia». A Imola, lo ricordiamo, Sirio gestisce l’Opera Dulcis in piazza Matteotti e si è aggiudicata la gestione dell’ex bar Bacchilega, la cui ristrutturazione dovrebbe partire a breve. In passato ha inoltre gestito il bar all’interno del parco delle Acque minerali e il bar dell’Ospedale nuovo. 

Nella foto: l’imolese Stefania Atzori, Ad di Sirio, all’interno dell’ex bar Bacchilega

Sirio in tribunale, la replica dell’amministratrice delegata Stefania Atzori
Cronaca 11 Febbraio 2021

Riapre il bar della Bocciofila di Imola, domenica l’inaugurazione

Denny in Bocciofila, il bar del centro sociale di Imola, riapre ufficialmente sabato 13 febbraio alle ore 7. L’inaugurazione è in programma domenica 14 febbraio, alla presenza delle autorità. È in programma un rinfresco con aperitivo e musica con il dj set di Toni C. «Gli spazi dell’Asbi sono grandi – ci dice il presidente dell’Asbid, Otello Osioschi – e consentono di rispettare tutte le normative anti Covid e di celebrare questo evento nel modo migliore. L’apertura del bar è un modo per tornare a quella partecipazione popolare alla vita della Bocciofila che speriamo possa tornare ad essere di nuovo piena di gente e di attività non appena sarà terminata la pandemia». (r.cr.)

Nella foto: Otello Osioschi e la titolare del bar Denisa Covaci

 

Riapre il bar della Bocciofila di Imola, domenica l’inaugurazione
Cronaca 14 Gennaio 2021

Coronavirus, imprenditori di bar e ristoranti incontrano il sindaco di Imola Panieri

Una delegazione di imprenditori imolesi dei settori bar e ristorazione, su spinta di Confartigianato Bologna Metropolitana, ha incontrato nel tardo pomeriggio di ieri il sindaco di Imola, Marco Panieri, per esprimere il proprio disagio e il proprio atteggiamento di fronte alla situazione in atto e in previsione della definizione delle prossime misure per il contenimento della pandemia da Covid-19. «Ci sono settori che hanno visto azzerate le loro attività, altri che sono stati pesantemente penalizzati. Penso al mondo della ristorazione e dei bar che tra aperture e chiusure difficilmente potrà reggere a lungo – afferma Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Bologna Metropolitana -. Settori che in questi mesi, però, sono stati capaci di rimboccarsi le maniche. Dispiace apparire come gli untori di turno, quando, invece, anche la scienza dimostra che i focolai maggiori oggi si creano in famiglia e nei luoghi con maggiore assembramento. Un bar o un ristorante che rispetta le regole non è certo un rischio per la salute. Chiediamo al sindaco di Imola di farsi portavoce verso i livelli superiori, in particolare verso il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, di tutto il disagio di questi operatori e del rischio che se non vi saranno interventi efficaci si vada verso una deriva pericolosa per la tenuta sociale del Paese. Nelle prossime ore vi sarà un nuovo Dpcm con le misure per le future settimane, forse mesi. Ebbene chiediamo che questi operatori siano considerati alla stregua di tante altre attività che possono continuare ad operare, e in mancanza di ciò che i ristori siano veloci e commisurati al danno, gli strumenti per quantificare la perdita di fatturato ci sono».

Sono poi stati gli operatori a scendere nel dettaglio e ad esprimere tutta la loro preoccupazione per la situazione in essere. A cominciare dalle regole. «Noi condanniamo ogni fuga in avanti, ma in questi momenti è assolutamente necessario evitare qualsiasi forma di concorrenza sleale, se a noi chiedono precisi comportamenti per garantire la sicurezza non capisco perché lo stesso non debba essere fatto per qualsiasi altra attività che abbia un rapporto diretto con la clientela. La salute non guarda ai codici, non ci possono essere figli e figliastri. Le regole ci sono, è giusto tutelare la salute, ma queste regole devono valere per tutti. Siamo noi i primi a chiedere controlli più stringenti e puntuali». In merito alle azioni da mettere in campo gli operatori si augurano che «anche a livello comunale possano essere messe in atto iniziative per aiutare le attività. Ad aprile avremo la formula Uno, se la situazione sanitaria lo permetterà, ci piacerebbe essere messi anche noi in condizione di potere intercettare una parte di tifosi e addetti ai lavori che il Circus si porta dietro. Nello stesso tempo si potrebbe pensare di rendere stabili e, se possibile, ampliare i dehor per permettere di aumentare le sedute rispettando le regole di sicurezza». 

Infine, è arrivata la risposta del sindaco Panieri. «Il Comune è vicino alle attività economiche, ben consapevole che insieme all’emergenza sanitaria ce n’è un’altra economica e sociale. Si è scelta la strada del dialogo e del confronto, e da parte nostra c’è la massima disponibilità e vicinanza agli operatori economici nel fare un percorso comune per ricercare soluzioni e portare avanti le richieste anche a livello sovra comunale. Dall’incontro sono emersi tre punti fermi. Il primo è quello della coesione fra operatori ed istituzioni, il secondo è quello del rispetto delle regole con la richiesta di maggiori controlli contro i furbetti, e su questo ho confermato il massimo impegno da parte nostra, ed il terzo è rappresentato dal coinvolgimento degli interlocutori istituzionali di rango sovra comunale. A questo proposito ho espresso la disponibilità a farmi portavoce delle richieste, peraltro già note, di misure sempre più mirate ed adeguate per sostenere un settore che è fortemente in difficoltà. Da parte del Comune c’è la piena disponibilità ad estendere nel tempo tutte le misure di sostegno attualmente in atto, in materia di dehor, occupazione suolo pubblico, Tari e semplificazione burocratica». (da.be.)

Coronavirus, imprenditori di bar e ristoranti incontrano il sindaco di Imola Panieri
Cronaca 11 Gennaio 2021

Coronavirus, via ai ristori regionali: dal 20 gennaio i bandi per ristoranti e bar

Tutto pronto per l’operazione ristori regionali a sostegno delle attività e imprese dell’Emilia-Romagna che in tutti i comparti sono alle prese con sospensioni o chiusure dovute alle restrizioni anti-Covid. Aiuti per un totale di circa 40 milioni di euro, fra fondi della Regione e fondi statali messi a disposizione dal Governo e destinati alle categorie soggette a restrizioni aggiuntive disposte con ordinanze regionali. Ristori che si aggiungono a quello nazionali.

I primi a partire sono ristoranti e bar: il 20 gennaio in tutto il territorio regionale, da Piacenza a Rimini, verranno emanati i bandi per gli esercizi che potranno così richiedere i ristori regionali. La Regione ha stanziato 21,3 i milioni di euro, affidandone la gestione alle Camera di Commercio, che faranno i singoli bandi in ogni provincia, attraverso una convenzione già approvata con Unioncamere Emilia-Romagna. La Regione gestirà invece direttamente due bandi. Uno, in preparazione, da 1,5 milioni di euro rivolto ai gestori delle piscine pubbliche date appunto in gestione tramite convenzione, per l’erogazione di un contributo diretto una tantum in un’unica soluzione. Il secondo, a febbraio, da 2 milioni di euro, a beneficio invece di Taxi e Noleggio con conducente (Ncc), bonus erogati anche in questo caso direttamente dall’Amministrazione regionale sulla base delle licenze in essere: sono circa 3mila i soggetti interessati in tutta l’Emilia-Romagna.

A fine gennaio, probabilmente attraverso una nuova convenzione con le Camere di Commercio, che faranno i relativi bandi, verranno messi a disposizione fondi per i ristori alle seguenti attività: imprese culturali e cinema (circa 2,5 milioni di euro); palestre (2 milioni di euro); spettacolo viaggiante (1 milione di euro); discoteche e locali da ballo assimilati (3 milioni di euro). Cifre che verranno definite con esattezza in questi giorni, così come sono in corso di definizione le modalità di gestione dei ristori decisi per maestri di sci, di snowboard e addetti degli impianti sciistici (1 milione di euro) e per le guide turistiche (1 milione di euro). Rimangono poi circa 4 milioni di euro da destinare ai ristori per altre categorie, fra cui venditori ambulanti in fiere e sagre paesane. (da.be.)

ULTERIORI DETTAGLI

Coronavirus, via ai ristori regionali: dal 20 gennaio i bandi per ristoranti e bar
Cronaca 18 Dicembre 2020

La Bocciofila delle… donne, tante idee per rilanciare il bar

«Covid e Dpcm permettendo, faremo tutto il possibile per riaprire martedì 5 gennaio». Parola di Denisa Covaci, giovanissima e determinata vincitrice del bando per la gestione del bar della Bocciofila, chiuso dall’inizio di ottobre, per i prossimi sei anni (con possibilità di una proroga per ulteriori sei, nda).
La squadra di quattro ragazze che la supporterà è composta da Marcella Bonetti e Antonia “Tania” Milani, che a fianco di Denisa hanno già lavorato sia alla Bocciofila che da Renzo, da Mariangela Leone e da Natalia Mielecka, collega di Denisa da Renzo.
«Conosco Natalia da dodici anni, Marcella e Tania da tre anni e mezzo/quattro, e Mariangela da circa un anno – racconta Denisa -. Avere loro al mio fianco mi fa sentire molto tranquilla, perché tutte conoscono il lavoro che faremo assieme e la maggior parte di noi ha già lavorato alla Bocciofila».

Il gruppo ha ricevuto le chiavi del bar giovedì 10 dicembre, «e ce la stiamo mettendo tutta – assicura Denisa -, perché questo bar ha una grandissima potenzialità e ha molto da offrire a Imola. E lo farà». Ad aiutare le ragazze c’è anche la famiglia di Denisa, coinvolta per gli interventi di manutenzione.
Guardando al futuro, sicuramente le nuove proposte non mancano: «Rilanceremo la colazione, – comincia la panoramica Denisa -. E proporremo il brunch a base di crepes e di pancake. Aggiungeremo la pausa pranzo, rilanceremo l’aperitivo per riavvicinare i più giovani e stiamo pensando ad alcuni appuntamenti estivi. A settembre organizzeremo la Festa della birra e non mancherà un chiringuito dedicato ai cocktail nell’area esterna, con uno spazio relax con divanetti». (lu.ba.)

Ulteriori approfondimenti su «sabato sera» del 24 dicembre.

Nella foto: la bocciofila di Imola

La Bocciofila delle… donne, tante idee per rilanciare il bar
Cronaca 23 Ottobre 2020

Bocciofila di Imola, nuovo consiglio poi si potrà riaprire il bar

Le elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo della Bocciofila si svolgeranno sabato 24 e domenica 25 ottobre. I soci saranno chiamati alle urne dalle 14 alle 20 del sabato e dalle 9 alle 17 della domenica. In corsa ci sono dieci candidati: in ordine alfabetico, Emneri Agnelli, Denni Betti, Fabio Ferretti, Elmo Lanzoni, Andrea Marcorello, Lelia Mariani, Renato Mirri, Gaia Monduzzi, Otello Osioschi e Riccardo Terenzi.

I sette candidati che avranno ottenuto il maggior numero di preferenze saranno quelli che andranno a comporre il nuovo consiglio direttivo dell’associazione sportiva per i prossimi tre anni. Sarà poi il consiglio direttivo ad eleggere, a maggioranza, il nuovo presidente della Bocciofila che succederà a Otello Raffini e il nuovo vicepresidente.  E’ facile immaginare che uno fra i primissimi argomenti di discussione del nuovo consiglio direttivo sarà la riapertura del bar, chiuso dal 2 ottobre, con l’obiettivo di restituirlo ai soci e alla città il prima possibile. (lu.ba.)

L’articolo completo su «sabato sera» del 22 ottobre.

Nella foto: la Bocciofila di Imola

Bocciofila di Imola, nuovo consiglio poi si potrà riaprire il bar
Cronaca 29 Settembre 2020

Chiude il bar della Bocciofila di Imola, mai successo in settant’anni di storia

La sera di giovedì 1 ottobre, le luci del bar della Bocciofila si spegneranno dopo settant’anni. Una tappa decisamente triste nella storia dell’associazione sportiva cittadina. È un fulmine a ciel sereno che ha suscitato grande stupore, tristezza e disappunto in non pochi imolesi. 

Da chi aveva eletto il centro sociale di viale Saffi a luogo di ritrovo con i propri amici (o anche solo a occasione per mettere il naso fuori da casa, ancora di più dopo i mesi di quarantena), agli appassionati di calcio che si riunivano per guardare e commentare in compagnia le partite di calcio in televisione, fino alle squadre e ai fan del biliardo, sono in molti a interrogarsi su quale sarà il futuro del bar e delle attività che ospitava. (lu.ba.)

Per saperne di più sfogliate «sabato sera» in edicola da giovedì 1 ottobre.

Nella foto (Isolapress): il bar della Bocciofila

Chiude il bar della Bocciofila di Imola, mai successo in settant’anni di storia

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