Il circondario imolese pronto ad attivarsi per il popolo afghano
Anche il circondario imolese, con un documento firmato da tutti i sindaci che ne fanno parte, ha deciso di attivarsi a favore del popolo afghano, in questi giorni tristemente al centro della cronaca dopo il ritiro delle truppe americane e l’avvento dei talebani che il 15 agosto scorso hanno ripreso il controllo della capitale Kabul. «Il Circondario Imolese, da sempre territorio con solide radici democratiche e solidali, non rimarrà indifferente rispetto alla tragedia umanitaria che si sta consumando in Afghanistan ed è pronto a fare la propria parte – così come sostenuto dall’Anci Nazionale e in accordo con la Città Metropolitana – esprimendo tutta la disponibilità all’accoglienza dei rifugiati e delle rifugiate. In particolare, per i cittadini e funzionari che hanno lavorato con le delegazioni italiane e che ora si sentono a rischio ritorsione, e poi per le donne afghane, le attiviste e le funzionarie che hanno collaborato con i paesi occidentali per dare un futuro al proprio paese e che ora si sentono lasciate sole,?infine, ma non per ultimi, per i bambini e le bambine che hanno sognato un futuro diverso, libero e che oggi lo vedono lontano. “Verranno a uccidermi, ma non ho paura”. Questo il grido di Zarifa Ghafari, la sindaca più giovane dell”Afghanistan. A lei, nostra collega, non solo la nostra vicinanza ma un appello alla comunità internazionale per rispondere a questa tragedia con concretezza, ovviamente con le modalità e i tempi definiti nell’ambito delle iniziative che assumerà il Governo. Noi ci siamo». (r.cr.)
Nella foto: i sindaci del circondario imolese
Sono Dozzi Catia vi rinnovo la mia disponibilità ,in caso di necessità ,ad accogliere in casa una donna afgana anche con due figli.
Nel caso avete modo di aiutare ad allestire una stanza in modo spartano?
La mia disponibilità viene dal cuore