Coronavirus, pochi contagi e ricoveri giù per Imola. Da lunedì lavori strutturali in Pronto soccorso per realizzare aree separate per casi Covid e sospetti
Si conferma per il circondario imolese il trend di calo dei contagi e dei ricoveri e proseguono a spron battuto le vaccinazioni: oltre mille oggi per l’Ausl di Imola. Si registra, però, purtroppo ancora un decesso, un uomo di 81 anni diagnosticato a Imola ma residente in un comune limitrofo del bolognese.
In dettaglio sono 832 le prime dosi di vaccino somministrate oggi e 180 i richiami (nonostante sia stato necessario posticipare quelli di 700 persone causa il mancato arrivo del Pfizer-Biontech atteso); 121 le “punture” eseguite al all’Artemide a Castel San Pietro, 460 all”Auditorium Osservanza e 320 alla Tozzona, le altre a domicilio e negli spoke periferici. Salgono a 23.150 le prime dosi totali e 9940 le persone che hanno ricevuto anche la seconda completando il ciclo vaccinale.
Tornando al bollettino dei contagi, sono appena 19 i nuovi positivi refertati oggi su meno di 600 tamponi tra molecolari e antigenici rapidi refertati. I guariti sono 26, i casi attivi scendono ancora a 565. Dei nuovi casi positivi odierni, 9 sono asintomatici emersi tramite tracciamento, 1 è riferibile a focolaio già noto; per quanto riguarda le fasce di età 2 ha meno di 14 anni, 6 tra i 15 ed i 24 anni, 5 nella fascia da 25 a 44 anni, 5 da 45 a 64 anni e 1 ha più di 65 anni.
In ospedale i ricoveri sono 36 (-2) complessivamente in area Covid internistica dell’ospedale 26 (-2) nei reparti e rimangono 6 in Ecu, scendono a 12 (-1) in terapia intensiva di cui sempre 5 a Imola, ancora 17 i post acuti all’OsCo di Castel San Pietro.
La riduzione della pressione ospedaliera, oltre a permettere la riattivazione della programmazione chirurgica, permetterà all”Azienda usl di avviare da lunedì (19 aprile) i lavori strutturali ed impiantistici finanziati dai fondi gestiti dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 e dalla Regione Emilia Romagna per un importo complessivo (compresi arredi e attrezzature) di poco più di 1 milione e 380 mila euro. Si tratta di riqualificare dal punto di vista strutturale e impiantistico alcuni posti letto dell’area intensiva e semintensiva, che potranno così supportare le apparecchiature di ausilio alla ventilazione (da utilizzare sia in regime ordinario sia in regime di trattamento infettivologico ad alta intensità di cure come nel caso del Covid) e riorganizzare il Pronto soccorso con percorsi ed aree separate per pazienti potenzialmente infetti Covid o contagiosi in attesa di diagnosi. Gli interventi nel dettaglio sono tre, termineranno nel prossimo autunno, e interessano diverse aree del dipartimento di Emergenza e accettazione (Dea) dell’ospedale di via Montericco.
Lunedì si partirà coi lavori al secondo piano del Dea con la ristrutturazione dei 4 box di terapia intensiva coronarica per garantire il massimo isolamento dei pazienti, con un”area filtro e un impianto in grado di modulare singolarmente la pressione in base alle esigenze dei pazienti; questi lavori dureranno 3 mesi. Contestualmente si avvieranno i lavori in Pronto soccorso, con la rimodulazione degli spazi di accettazione e accoglienza dei pazienti, la realizzazione di un doppio accesso per consentire la separazione per pazienti infetti o sospetti, e la creazione di due posti letti isolati nell’area di Osservazione breve intensiva (Obi). Un ulteriore intervento porterà alla realizzazione di quattro posti di semintensiva al terzo piano, presso il reparto di Medicina d’urgenza; i lavori riguarderanno quattro camere che garantiranno al bisogno il totale isolamento, con impianto d”aria con filtrazione assoluta dedicato. Le stanze potranno essere utilizzate normalmente per due posti letto in caso di pazienti non contagiosi, ma potranno ospitare anche pazienti infetti con un livello di isolamento e sicurezza massimo.
Nel resto dell’Emilia Romagna la situazione è analoga a quella imolese, con un deciso calo dei ricoveri anche se con numeri diversi nei vari territori in base all’andamento della terza ondata di contagi da febbraio in avanti. Comunque sono 1.076 i nuovi positivi rilevati su 30.416 tamponi. Di questi, meno della metà (489) sono asintomatici, appena 340 individuati col tracciamento, 621 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
La situazione nelle province vede in testa Modena con 204 nuovi casi, seguita da Bologna (183 più i 19 dell”Imolese), Parma (130), Reggio Emilia (129), Rimini (96), Ravenna (94). Seguono Forlì (73), Piacenza (69), Ferrara (44), Cesena (35). L”età media scende a 39,4 anni.I guariti sono 1.471 e i casi attivi scendono a 63.691. I ricoverati sono 299 (-14) in terapia intensiva e 2.292 (-73) negli altri reparti Covid. Ma si registrano altri 30 morti, tra cui anche un 47enne nel Modenese. (r.cr.)
La tenda esterna oggi per l”accesso al Pronto soccorso e il pre-triage dei casi sospetti