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Cronaca 30 Dicembre 2021

Coronavirus, pochi vaccinati nel primo open day 5-11 anni, domani si replica. Record di contagi nel circondario di Imola e in regione

Nessuna corsa a vaccinare i più piccoli nel primo dei due open day senza prenotazione organizzato dall’Azienda usl di Imola. Oggi solo 27 bambini dai 5 agli 11 anni ne hanno approfittato nonostante i posti a disposizione fossero 65. Certo il preavviso è stato minimo, l’informazione è arrivata solo ieri pomeriggio, e c’è ancora domani per recarsi nei locali della Pediatria di comunità dell”ospedale vecchio (in viale Amendola 8) con le stesse procedure a libero accesso, gli orari sono sempre dalle ore 8.30 alle 13.

I bambini dai 5 agli 11 anni prenotati nelle prossime settimane per la vaccinazione sono 1260 nel circondario e non vi sono più appuntamenti disponibili per questa fascia di età fino alla fine di gennaio. A segnalarlo è la stessa l’Ausl che invita i genitori ad anticipare la vaccinazione tramite l’open day per “proteggere i più piccoli dall”ondata intensa del contagio e permettere loro di riprendere in maggior sicurezza la frequentazione scolastica”.

I dati della situazione epidemiologica, infatti, mostrano senza alcun dubbio una diffusione esponenziale dei contagi: 157 i nuovi casi registrati oggi nel circondario di Imola (20 fino a 14 anni, 31 dai 15 ai 24 anni, 48 tra i 25 e i 44 anni, 43 tra i 45 e i 64 anni e 15 dai 65 anni in su), 7.088 i contagi complessivi in regione che hanno polverizzato ogni record raddoppiando la media già molto alta dei giorni precedenti. La provincia con più contagi oggi è Modena con 1.057, seguita da Ravenna (1.051), Bologna (816 a cui vanno aggiunti i 157 di Imola), Rimini (904), Reggio Emilia (707), Ferrara (575) e Parma (503); seguono Cesena (472), Forlì (433) e Piacenza (413).

È la conferma che il virus corre, spinto sia dalla variante Delta che dalla ben più contagiosa Omicron. Da due giorni, tra l’altro, in Emilia Romagna basta il test antigenico rapidi positivo per l’indicazione diagnostica di infezione da Covid anche senza la conferma del tampone molecolare. L’ha deciso la Regione vista la situazione per accelerare la presa in carico da parte dei Dipartimenti di sanità pubblica e per semplificare un po’ la vita del personale decisamente sotto pressione per cercare di espletare tutte le procedure e un tracciamento che oramai è una rincorsa pressoché impossibile (Imola ha deciso anche di chiudere l’Urp in questi giorni per inviare operatori ad aiutare i colleghi).

La nota positiva è che la percentuale dei casi gravi rimane comunque abbastanza contenuta (98% a livello regionale non necessita di cure ospedaliere), ma il numero dei ricoveri è comunque in lieve crescita: restano 8 i cittadini del circondario in terapia intensiva, di cui 4 ad Imola, 13 (+3) sono ricoverati nel reparto Covid ordinario dell’ospedale di via Montericco a Imola e 7 (+1) all”OsCo Covid di Castel San Pietro.

Purtroppo oggi l’Ausl comunica anche il decesso di un uomo di 88 anni residente a Mordano, che allunga l’elenco delle vittime per e con Covid. In regione sono altre 19 i morti oggi, tra cui un uomo di 57 anni a Bologna e uno di 56 a Rimini, una donna di 68 a Parma e uno di 65 nel Ferrarese. (l.a.)

Coronavirus, pochi vaccinati nel primo open day 5-11 anni, domani si replica. Record di contagi nel circondario di Imola e in regione
Cronaca 29 Dicembre 2021

Coronavirus, due giorni di open day vaccinale 5-11 anni. Troppi casi, Ausl: “Priorità isolare positivi e autoisolamento dei contatti”

Due giorni di open day vaccinale anti-Covid dedicati ai bambini a Imola. Domani 30 dicembre e venerdì 31 dicembre, a partire dalle ore 8.30 fino alle 13, i piccoli dai 5 anni compiuti agli 11 anni avranno libero accesso senza prenotazione per fare le prime dosi vaccinali. I posti a disposizione sono 65 per domani e 75 per il 31 dicembre, presso i locali della Pediatria di comunità presso l”ospedale vecchio in viale Amendola 8. All”accoglienza, come nel caso degli adulti, verrà fornito un numero progressivo ed un orario di massima di accesso. “Nel caso domani si presentino più candidati rispetto alle disponibilità, sarà consegnato loro il numero progressivo e l”orario in cui presentarsi il giorno successivo” precisano dall’Ausl.

I bambini potranno essere accompagnati da un solo genitore (o da un altro adulto con delega). La documentazione richiesta per le vaccinazioni dei minori è scaricabile dal sito aziendale al link https://www.ausl.imola.bo.it/Campagna_Vaccinale.

Intanto oggi il dato dei nuovi contagi registra un record assoluto in Emilia Romagna da inizio pandemia (4.134), nel circondario di Imola ci si attesta su 68 nuovi casi (19 fino a 14 anni, 14 dai 15 ai 24 anni, 17 tra i 25 e i 44 anni, 14 tra i 45 e i 64 anni e 4 dai 65 anni in su), un dato più o meno costante. Oggi è Modena la provincia in testa con 756 nuovi casi, seguita da Rimini (624) e Reggio Emilia (522). Ma è il dato complessivo regionale a fotografare un andamento dei contagi evidentemente senza alcun dubbio diverso dal passato e da affrontare quindi in modo diverso.

L’assessore alle Politiche della salute Raffaele Donini e coordinatore della Commissione sanità delle Regioni non ha dubbi: “La gestione dell”emergenza – scrive in una nota a latere della riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni – dato lo straordinario volume dei nuovi casi rende evidente la sproporzione che si è creata tra fabbisogno di tamponi, provvedimenti di isolamento, quarantene e attività di contact tracing, e le risorse di personale a nostra disposizione”. “Questa situazione impone a tutte le Regioni di ottimizzare e finalizzare al meglio tutte le azioni di contrasto alla pandemia, gestione dei casi e vaccinazione”.

Tradotto, visti questi numeri pensare di arginare la diffusione del virus con il tracciamento e a seguire i tamponi oramai è tempo perso, ora occorre ridurre prima possibile i contatti per limitare i contagi. Da qui la decisione della Regione che ieri ha dato il via libera ai tamponi rapidi per accertare le positività. Mentre oggi l’Ausl di Imola comunica che “la priorità del Dipartimento di sanità pubblica è oggi quella di isolare quanto prima i positivi confermati, confidando che i contatti stretti di autoisolino in attesa del provvedimento di quarantena”. 

“Nonostante i dati ospedalieri in proporzione non stiano seguendo la stessa intensità dei contagi – ha aggiunto Donini – e siano di gran lunga inferiori persino ai ricoveri registrati durante i picchi pandemici precedenti, assistiamo comunque ad un costante aumento delle pressione nei reparti Covid e, in misura minore, nelle terapie intensive, occupate peraltro al 75% da persone non vaccinate”. Le percentuali di occupazione dei letti sono del 14,49% (1305) nei reparti ordinari Covid (soglia critica 15%) e del 12,7% (113) nelle terapie intensive (10%).

Ad oggi restano 8 i cittadini del circondario in Terapia intensiva, di cui 4 a Imola, mentre sono 10 (+1) le persone sono ricoverate nel reparto Covid Medicina B di Imola e 6 (+1) all”OsCo di Castel San Pietro. (l.a.)

Coronavirus, due giorni di open day vaccinale 5-11 anni. Troppi casi, Ausl: “Priorità isolare positivi e autoisolamento dei contatti”
Cronaca 28 Dicembre 2021

Coronavirus, open day vaccinale sold out. Tamponi e quarantene: basta l’antigenico rapido. Donini (Rer): “Ricoveri su. Rischio zona gialla'

Sono andati esauriti nel giro di un’ora e mezza i posti disponibili dell’open-day vaccinale di questa mattina a Imola. Alle 9.30 le 260 disponibilità erano finite: 248 le vaccinazioni effettuate agli adulti e 12 a minori. “In grandissima parte si è trattato di terze dosi booster” comunicano dell’Ausl di Imola. Quindi soprattutto persone che hanno approfittato dell’occasione per anticipare l’appuntamento nonostante la lunga fila mattutina al freddo all’esterno del Padiglione 12 dell’ex Lolli, che ha portato anche qualche critica. Comunque, nel circondario imolese (circa 140 mila abitanti) sono salite a oltre 36000 le terze dosi già erogate (comprese le 1500 circa effettuate dai medici di medicina generale).

A questo si accompagnano le file registrate in varie farmacie del territorio per eseguire un tampone o per acquistare un kit per un antigenico a domicilio. L”Ausl di Imola dichiara di essere in affanno su tamponi e tracciamento ma non da allarme rosso (al contrario a Lugo oggi si è registrata una fila di oltre un chilometro per i tamponi). Ma la rapidissima diffusione dei contagi spinti dalla variante Omicron del Sars-Cov2 preoccupa e complica la vita a tutti (in regione siamo al 16,5% di prevalenza ma il trend è di aumento costante e per l”inizio di gennaio ci si aspetta un dato “significativamente più alto”).

Così, nel pomeriggio di oggi l”Emilia Romagna ha deciso che, stante la situazione epidemiologica, i test antigenici rapidi saranno sufficienti, in caso di risultato positivo, per l’indicazione diagnostica di infezione da Covid anche senza la conferma del tampone molecolare. “Così semplifichiamo e acceleriamo la presa in carico dei casi positivi e dei contatti stretti, alleggerendo il lavoro dei Dipartimenti di Sanità pubblica” ha chiarito l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini con una nota. Ovviamente i tamponi devono essere stati eseguiti dai soggetti autorizzati alla diagnostica rapida o dalle farmacie convenzionate. La Regione ha inviato una circolare in merito alle strutture sanitarie. Questo velocizzerà i provvedimenti di isolamento e quarantena “riducendo i tempi d’attesa per i cittadini” ha aggiunto Donini.  In attesa degli annunciati pronunciamenti a livello nazionale sulle modifiche delle quarantene (la richiesta delle Regioni è ridurle per i vaccinati con terza dose).

Intanto i nuovi contagi da Coronavirus in Emilia Romagna hanno superato anche oggi i 3.400, l’area metropolitana di Bologna ha raggiunto il record di 1032 a cui vanno aggiunti gli 88 di Imola, seguita da Modena (548 positivi) e Reggio Emilia (378). Si contano altre 16 vittime tra cui un 50enne nel Ferrarese e cinque 70enni. Soprattutto c’è il conseguente aumento dei casi gravi che stanno mettendo a dura prova il sistema sanitario. Salgono a 8 i cittadini del circondario imolese ricoverati in Terapia intensiva, di cui 4 a Imola; altre 9 persone sono nel reparto Covid Medicina B sempre a Imola e 7 all”OsCo di Castel San Pietro.

Sempre pochi rispetto ad anno fa, ma in regione il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva è salito complessivamente a 112 (+5) e 1.286 (+50) quelli negli altri reparti Covid. L’Emilia Romagna fino ad ora è rimasta “bianca” grazie al numero di ricoveri ordinari ancora sotto la soglia critica dell’occupazione dei posti letto del 15%. Ma ora “siamo attorno al 13-14%, quindi potrebbe essere che tra qualche giorno si possa superare questa criticità” ha ammesso l’assessore Donini. “La possibilità c”è” che anche l”Emilia Romagna possa diventare “gialla”. (l.a)

La lunga fila questa mattina per l”open-day (foto Ausl di Imola)

Coronavirus, open day vaccinale sold out. Tamponi e quarantene: basta l’antigenico rapido. Donini (Rer): “Ricoveri su. Rischio zona gialla'
Cronaca 27 Dicembre 2021

Coronavirus, riattivata la terapia intensiva Covid a Imola. Un anno fa i primi vaccinati. Domani a Imola open-day straordinario

La variante Omicron si sta diffondendo con la rapidità temuta. Oggi i nuovi contagi da Coronavirus in Emilia-Romagna sono stati 3.482, la provincia di Bologna, con 857 casi è quella, in termini assoluti, con i numeri più alti, a cui vanno aggiunti i 68 di Imola, seguita da Modena (727 positivi) e Rimini (412).

Si contano anche altre 14 vittime compresa una donna di 54 anni in provincia di Ravenna e una di 63 in quella di Forlì-Cesena.I casi attivi sono in tutto 880 nel circondario imolese, mentre esattamente un anno fa erano 1167.

Detto ciò, i casi gravi continuano comunque ad essere contenuti grazie alla copertura offerta dai vaccini, ma questo non toglie che aumentando enormemente il numero delle persone contagiate crescono anche coloro che sviluppano gli effetti più severi, quindi i ricoverati, ingolfando gli ospedali e l”attività dei sanitari.

Fino ad ora, chi necessitava di ricovero in terapia intensiva Covid veniva portato negli ospedali di Bologna, ma nel corso del week natalizio l”Azienda usl ha dovuto riattivare anche presso l”Area Critica dell”ospedale di Imola la rianimazione Covid (4 posti letti, tutti occupati; sono 6 in tutto i cittadini del circondario ricoverati nelle Terapie intensive Covid), che si aggiungono alle 11 persone attualmente nel reparto ordinario Covid imolese.

Esattamente un anno fa, il 27 dicembre 2020, venivano somministrate anche le prime vaccinazioni in Italia: a Imola la prima dose era andata a Stefano Pasquali, direttore della Medicina B e del reparto internistico Covid, la seconda “puntura” fu quella del direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica, Gabriele Peroni.

Per domani 28 dicembre l”Ausl ha organizzato un open-day vaccinale straordinario a libero accesso (senza prenotazione) presso l”hub del Padiglione 12 (area Ex Lolli) a Imola dalle ore 8 alle 14; chi vorrà approfittarne dovrà ritirare il numero dall”elimina code posto all”ingresso. L”open-day è riservato a chi ha più di 16 anni e vale sia per chi deve fare ancora la prima dose sia per chi deve fare la vaccinazione booster (nel qual caso l”Ausl ricorda poi di disdire la prenotazione precedente chiamando il CUPtelefonico 800040606).

Tra l”altro, come prevede la circolare ministeriale del 24 dicembre scorso, ora è possibile fare la dose booster (terza dose) dai 16 anni in su.

Il booster vale anche per gli adolescenti (12 -15 anni) inseriti nell”elenco dei fragili. La procedura in queso caso è come sempre in capo all”Azienda sanitaria. Imola ha inviato oggi i primi 50 Sms ai genitori, nei prossimi giorni toccherà ad altri 100. “Mostrando l”SMS i ragazzi potranno vaccinarsi senza prenotazione presso l”Hub ex Auditorium Osservanza o la Casa della Salute di Castel San Pietro” precisano dall”Ausl. (l.a.)

Coronavirus, riattivata la terapia intensiva Covid a Imola. Un anno fa i primi vaccinati. Domani a Imola open-day straordinario
Cronaca 22 Dicembre 2021

Coronavirus, all’Osservanza accesso diretto per chi deve fare la prima dose

Lunedì l”Agenzia europea del farmaco (Ema) ha dato il via libera al Nuvaxovid della Novavax. È il quinto vaccino contro il virus del Covid autorizzato in Europa, rispetto a quelli ad mRna (Pfizer o Moderna) si tratta di un prodotto «tradizionale», dove la proteina del virus scatena la risposta anticorpale. Nessuna tecnica genetica additabile come «sperimentale», quindi. Questo potrebbe aiutare a convincere gli ultimi indecisi a varcare la porta di un hub vaccinale.  

Tra l’altro l’Azienda usl di Imola segnala che all’Osservanza è sempre possibile l’accesso diretto (senza prenotazione) per i ragazzi tra i 12 e i 18 anni e anche per i maggiorenni che devono effettuare la prima dose. Nell”ultima settimana sono state eseguite oltre 8400 vaccinazioni, di cui poco meno di 500 prime dosi, 900 seconde dosi e oltre 7000 dosi booster. (l.a.)

Coronavirus, all’Osservanza accesso diretto per chi deve fare la prima dose
Cronaca 21 Dicembre 2021

Coronavirus, pediatri e medici di famiglia impegnati a vaccinare, buona adesione 5-11 anni. Ausl: “Contagi a scuola, 26 focolai'

Nell’imolese sono 29.700 le terze dosi o booster già eseguite. La copertura, sulla base delle prenotazioni, raggiunge l”85% negli over 80, il 75% nella decade 70-79; il 60% tra i 60 e 69 anni, il 45% tra i cinquantenni ed il 39% tra i quarantenni. A comunicarlo è l’Azienda usl nell’aggiornamento odierno che fa il punto da martedì scorso. Sostanzialmente stabili i ricoverati: 22 nei reparti ordinari e 7 in terapia intensiva. Ma il contagio appare sempre più diffuso nelle scuole, con “127 nuovi casi settimanali, 18 classi in quarantena (+6 rispetto alla scorsa settimana), 36 classi sospese in attesa di testing (+17), 26 focolai e oltre 60 casi secondari”.

La quarta ondata “interessa prevalentemente giovani non vaccinati e soggetti con sistemi immunitari fragili e una più scarsa risposta al vaccino. La vaccinazione rimane l’architrave principale della strategia di contrasto” rimarcano ancora una volta dall’Ausl.

Nei giorni scorsi si sono uniti ai vaccinatori anche i medici di medicina generale permettendo un ampliamento dei posti: le prenotazioni avvengono sempre con i soliti canali (Cup, farmacie, fascicolo elettronico) ma è possibile che venga offerto un appuntamento presso le Medicine di gruppo delle Case della Salute di Medicina, Castel San Pietro, della Vallata del Santerno o della Pedagna e altre sono attese in seguito. E, a differenza di quanto comunicato in precedenza, queste agende sono aperte a tutti i maggiorenni e non solo per la fascia di 40-49 anni. Inoltre non vi sono vincoli di residenza, si può scegliere dove andare a vaccinarsi a seconda delle disponibilità.

Sono state fatte anche le prime vaccinazioni ai bimbi da 5 ad 11 anni presso il Padiglione 12 dell’ex Lolli a Imola. Attualmente sono 1142 i prenotati e oltre 500 gli appuntamenti ancora disponibili (le procedure per la prenotazione sono le stesse degli adulti), grazie ai 22 pediatri del territorio che partecipano alle somministrazioni.

Considerando che nel circondario sono circa 8500 i potenziali bambini interessati, l’adesione risulta ad un 13%, un buon risultato, migliore di quello di altre zone dell”area metropolitana (in regione qualche giorno fa eravamo fermi al 6% circa). (l.a.)

Coronavirus, pediatri e medici di famiglia impegnati a vaccinare, buona adesione 5-11 anni. Ausl: “Contagi a scuola, 26 focolai'
Cronaca 25 Novembre 2021

Coronavirus, terza dose a 150 giorni, l'Ausl manderà un Sms con la prenotazione. A Castello riapre il reparto Covid

La terza dose di richiamo vaccinale (booster) appare come l’ancora di salvezza per contenere il propagarsi della quarta ondata di Covid-19. Il ministero della Salute ha pubblicato la circolare che permette l’anticipo a 5 mesi, così da ieri è possibile prenotare la dose booster dopo soli 150 giorni dalla conclusione del ciclo primario (seconda dose o dose unica) e non aspettare 180 giorni come in precedenza. E possono farlo tutti coloro che hanno compiuto 40 anni. Le prenotazioni possono essere effettuate tramite i consueti canali prenotativi (Fascicolo sanitario elettronico, Cup, farmacie, Cuptel 800040606). Sono oltre 18.000 le persone già prenotate per la terza dose nel circondario imolese secondo una nota odierna dell’Ausl di Imola.

Da notare che l’Ausl finora inviava solo un Sms per ricordare che era trascorso il tempo necessario e si poteva prenotare il booster, ora l”Azienda sanitaria informa che “nelle prossime settimane provvederà ad attivare anche una modalità di invio dell”appuntamento vaccinale via Sms”. Non è previsto, invece, l”accesso diretto senza prenotazione ai centri vaccinali, “se non in casi specificamente inviati dai servizi aziendali competenti”. 

I casi continuano ad aumentare, sebbene con numeri nettamente inferiori a quelli dello stesso periodo di un anno fa. «La vaccinazione ha evitato oltre 300 morti e circa 1.000 ricoveri ospedalieri, solo nel nostro territorio. Senza l’effetto protettivo del vaccino il sistema sanitario sarebbe stato nuovamente vicino al collasso» ha dichiarato il direttore generale dell’Ausl Andrea Rossi. 

Nel circondario imolese ad oggi sono 669 i casi positivi, 4 le persone in terapia intensiva. Le Aziende sanitarie dell’area metropolitana hanno comunque incrementato i posti letto per il trattamento non intensivo della Covid-19. Imola ha ampliato ancora i posti di degenza ordinari raddoppiandoli (in tutto 28). «Attualmente ospita 15 persone provenienti dal nostro territorio», oltre alle 9 ancora presenti del focolaio ospedaliero. Inoltre, da domani il quarto piano dell’Ospedale di Comunità di Castel San Pietro ritornerà a disposizione per i ricoveri Covid a bassa intensità (14 letti).

Oggi sono 64 i nuovi contagiati: 19 hanno meno di 14 anni, 1 dai 15 ai 24 anni, 17 tra i 25 e i 44 anni, 14 tra i 45 e i 64 anni e 13 dai 65 anni in poi; solo 18 sono asintomatici; 7 riferibili a focolai già noti. A questo proposito va ricordato che in questa quarta ondata l’Ausl parla di «contagio esponenziale nelle scuole», oltre alla primaria Campanella, in settimana si è registrato un focolaio nella primaria Pelloni-Tabanelli (Montebello). In aggiunta c’è anche un focolaio nella casa di riposo Villa Gloria con 36 ospiti e 9 operatori positivi. (l.a.)

Nella foto il direttore generale dell”Ausl Andrea Rossi e il sindaco di Imola Marco Panieri nel centro vaccinale dell”Osservanzza (foto d”archivio Isolapress)

Coronavirus, terza dose a 150 giorni, l'Ausl manderà un Sms con la prenotazione. A Castello riapre il reparto Covid
Cronaca 12 Novembre 2021

Coronavirus, focolaio in ospedale a Imola: sospeso l’accesso dei visitatori nei reparti Medicina A, Post Acuti e Geriatria

I tamponi su pazienti e operatori dell’ospedale di Imola non hanno evidenziato ulteriori positività dopo quelle riscontrate ieri, correlate anche al decesso di due pazienti molto anziani e gravi del reparto di Medicina A. Nell’ospedale Santa Maria della Scaletta rimangono due i casi, isolati in una zona dedicata. “I test su pazienti e operatori saranno ripetuti” precisano dall’Azienda sanitaria.

Inoltre è stato sospeso “a titolo precauzionale” e “per qualche giorno”, l’accesso dei visitatori al reparto di Medicina A e ai settori Post Acuti e Geriatria. “I reparti si stanno attrezzando con smartphone per garantire la comunicazione tra pazienti e familiari” assicurano dall’Ausl. 

Nel frattempo il livello di diffusione del virus continua a manenersi elevato con 34 nuovi contagiati oggi, compensati però da altrettante guarigioni; i casi attivi quindi sono 398, ma è sempre contenuto il numero dei casi gravi, con 2 ricoverati in terapia intensiva a Bologna. 

Per quanto riguarda i positivi di oggi: 6 hanno meno di 14 anni, 3 tra i 15 e i 24 anni, 3 tra i 25 e i 44 anni, 9 tra i 45 e i 64 anni e 13 dai 65 anni in poi. Solo 10 sono asintomatici, tutti i casi sono stati individuati tramite contact tracing, 7 sono riferibili a focolai già noti. (r.cr.)

Coronavirus, focolaio in ospedale a Imola: sospeso l’accesso dei visitatori nei reparti Medicina A, Post Acuti e Geriatria
Cronaca 11 Novembre 2021

Coronavirus, casi di positività in ospedale a Imola, morti anziani con gravi patologie

Il Covid-19 ritorna a mietere vittime tra i più anziani e fragili anche nel circondario imolese. Oggi il bollettino dell’Azienda usl segnala 26 nuove positività. Tra queste ce ne sono quattro che riguardano persone molto anziane che “al momento della diagnosi erano ricoverate in Medicina A all’ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola” e due di queste, purtroppo, sono morte la notte scorsa. Si tratta di “pazienti già in severe condizioni di malattia” precisano dall’Ausl i cui decessi “saranno registrati come Covid-correlati”.  

Gli altri pazienti positivi “sono stati prontamente isolati in una zona dedicata al terzo piano”. Inoltre da ieri è stato esteso il testing con i tamponi su pazienti e operatori, e “fino a questo momento non sono state individuate ulteriori positività” dichiarano dall”Azienda sanitaria.

Sempre oggi è stato reso noto anche un ulteriore decesso verificatosi il 1 novembre scorso e riguardante un imolese di 85 anni, anch”egli affetto da severe patologie pregresse e risultato positivo al virus.  

Ad oggi la situazione epidemiologica vede 398 casi attivi nel circondario imolese, e ancora solo 2 persone in terapia intensiva a Bologna. (r.cr.)

Foto d”archivio (Isolapress)

Coronavirus, casi di positività in ospedale a Imola, morti anziani con gravi patologie
Cronaca 10 Novembre 2021

Coronavirus, Rossi: “Virus circola ma pochi casi gravi grazie ai vaccini”. Terza dose: l’Ausl invia Sms ai 60enni

Il Coronavirus continua a circolare, ma i numeri confermano l’efficacia dei vaccini. Il direttore dell’Ausl di Imola Andrea Rossi ne è convinto: «L’impatto ospedaliero è inversamente correlato alla copertura vaccinale, questa non è un’opinione è un fatto riscontrabile ad ogni latitudine». Un richiamo alla nuova ondata che sta mettendo in seria difficoltà altri Paesi attorno a noi e un invito a fare la terza dose (booster). 

Le positività nell’Imolese sono complessivamente 399 (46 nuovi contagi oggi) con oltre 700 persone in quarantena, ma sono solo un terzo di quelle che si registravano esattamente un anno fa quando la seconda ondata stava montando; soprattutto i casi gravi sono pochissimi: 13 ricoverati nei reparti ordinari e 2 in terapia intensiva, mentre un anno fa ne avevamo già 30 nei reparti e 6 in terapia intensiva e si allungava l’elenco dei morti. 

L’Azienda usl di Imola ha attivato una procedure in base alla quale invia un Sms quando sono trascorsi i 180 giorni dal completamento del ciclo per ricordare che a quel punto è possibile prenotare il booster (compreso chi ha ricevuto il monodose Johnson & Jonhson che ora può procedere con Pfizer come gli altri o mezza dose di Moderna secondo le recenti indicazioni ministeriali).  

Proprio oggi ha inviato circa 2400 Sms (ed ulteriori 750 saranno trasmessi domani) ad altrettante persone tra i 60 ed i 69 anni che da domani potranno prenotare la terza dose attraverso il proprio Fascicolo Sanitario personale, presso i punti Cup, il Cup telefonico 800040606 e le farmacie.  

“Si precisa che le agende sono aperte per tutti i cittadini ultrasessantenni (sempre che siano passati 6 mesi dall”inoculazione della seconda dose) a prescindere dal ricevimento dell”Sms che per questa classe di età costituiscono solo un promemoria” ricordano dall’Ausl con una nota. 

Invece gli operatori sanitari, sociosanitari e le persone incluse negli elenchi regionali degli estremamente vulnerabili possono prenotarsi attraverso delle agende dedicate mostrando agli sportelli Cup, in farmacia o leggendo all”operatore Cuptel sempre il testo del Sms ricevuto. (l.a.) 

Altri particolari sul “sabato sera” in edicola da domani 11 novembre.

Coronavirus, Rossi: “Virus circola ma pochi casi gravi grazie ai vaccini”. Terza dose: l’Ausl invia Sms ai 60enni

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