Dal Comune di Bologna Turrita d’argento alla Pelliconi di Ozzano: «Impresa del cuore pulsante della regione»
Importante riconoscimento per il gruppo Pelliconi. Ieri l’azienda, leader mondiale nella produzione di tappi e chiusure per bevande con sede a Ozzano Emilia, ha infatti ricevuto la Turrita d’argento dal sindaco di Bologna Matteo Lepore e dall’assessora Roberta Li Calzi.
«Nel percorso intrapreso dal 1939 a oggi – si legge nelle motivazioni lette dall’assessore Li Calzi – ha dimostrato di essere un’impresa importante per il nostro territorio e di far parte a pieno titolo del cuore pulsante di quell’economia che porta Bologna, e la regione di cui è capoluogo, ad essere tra le principali aree produttive dell’Europa. Accanto ai successi economici, Pelliconi si caratterizza per l’impegno concreto per supportare il piano globale di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. Nello spirito della Circular Economy, l’azienda persegue un modello di produzione e gestione del business attento alla riduzione degli sprechi, rivolto ove possibile alla progettazione di prodotti innovativi, all’uso di materie prime e processi produttivi a ridotto impatto ambientale, alla riduzione degli scarti, al riciclo e valorizzazione dei rifiuti specialmente nel caso di materiali permanenti (i metalli). Il Bilancio di sostenibilità – prosegue il testo – evidenzia le attività che l’azienda pone in essere per la cura delle comunità locali dove opera, devolvendo parte dei propri utili a favore della ricerca scientifica e del sostegno di attività sociali, culturali e artistiche. Attività e generosa attenzione delle quali la città di Bologna e la sua comunità beneficiano con riconoscenza».
La Turrita d’argento è una delle onorificenze del Comune di Bologna ed è decisa con decreto del sindaco. Viene assegnata a persone, aziende, associazioni o istituzioni che abbiano contribuito al progresso di Bologna e consiste in una riproduzione argentata della città, con mura e torri, in epoca medievale.
L’annuncio era arrivato lunedì 4 marzo, proprio nel giorno in cui l’azienda, nata a Bologna nel 1939 come Ditta Angelo Pelliconi e trasferitasi a Ozzano negli anni Sessanta, aveva festeggiato gli 85 anni di attività. Con 8 sedi produttive e 700 dipendenti, oggi, l’azienda produce 32 miliardi di «chiusure» l’anno.
r.cr.
Nella foto, da sinistra, in piedi, Enrico e il padre Marco Checchi (amministratore delegato del gruppo Pelliconi), la moglie di quest’ultimo Claudia Gnudi, Lepore e Li Calzi; seduti, i genitori di Claudia Gnudi, Franco e Maria Teresa Pelliconi, figlia del fondatore Angelo